Sul nucleare “noi andiamo avanti per passi concreti. In questo momento il disegno di legge è alla Camera dei deputati e quindi verrà assegnato alle commissioni per iniziare l’iter. Questo determina che la il Parlamento si prenderà i mesi necessari per arrivare a definire il quadro di delega” e successivamente ci saranno “le norme d’attuazione che devono essere presentate da parte del governo”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato dal direttore della Corriere della Sera, Luciano Fontana, nell’ambito del ciclo di incontri Green & Net Zero Talk.
Il disegno di legge, ha aggiunto il titolare del Mase, “ha l’obiettivo di fondo di definire il quadro giuridico affinché nel momento in cui ci sarà un mercato per gli small reactor” sarà possibile “integrare il mix energetico nazionale anche con la fonte nucleare che, almeno nella parte sperimentazione, sta dando il massimo delle garanzie sul fronte della sicurezza”. “Non siamo più al nucleare di di 40 anni fa del primo referendum o di 20 anni fa o di 10 anni fa – ha spiegato Pichetto – perché c’è stata una crescita della tecnologia e quindi della sicurezza”.
“È chiaro”, ha detto il ministro che “dobbiamo dire le cose come stanno a tutti”, soprattutto sul fronte della sicurezza, dando “garanzie sulle procedure di di installazione, del luogo di installazione, sulle tecnologie. Dobbiamo anche una risposta alla questione del deposito”.
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