Un consorzio formato dal Fondo di investimento Mohammed VI, TAQA Morocco, una sussidiaria del gruppo emiratino TAQA, e NAREVA (il Consorzio), ha concluso tre memorandum d’intesa con il governo marocchino e l’Ufficio nazionale dell’elettricità e dell’acqua potabile (ONEE).
“In conformità con la dichiarazione firmata il 4 dicembre 2023 tra il Re Mohammed VI e lo sceicco Mohammed bin Zayed Al-Nahyan, Presidente dello Stato degli Emirati Arabi Uniti, auspicando una partnership innovativa, rinnovata e radicata tra il Regno del Marocco e gli Emirati Arabi Uniti, e i memorandum d’intesa firmati nella stessa occasione – si legge in una dichiarazione congiunta – un consorzio formato dal Mohammed VI Investment Fund, TAQA Morocco e NAREVA, ha concluso tre memorandum d’intesa con il governo marocchino e l’Ufficio nazionale dell’elettricità e dell’acqua potabile (ONEE)“. Questi memorandum d’intesa, per un valore complessivo di circa 12,5 miliardi di euro entro il 2030, riguardano lo sviluppo di nuove infrastrutture per il trasporto di acqua ed elettricità, nonché nuove capacità di desalinizzazione dell’acqua di mare e di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e gas naturale. I progetti saranno detenuti in parti uguali da Taqa Morocco e Nareva, con una partecipazione del 15% da parte del Fondo Mohammed VI e altri attori pubblici.
Come spiega l’agenzia marocchina Map, questo programma di investimenti fa parte delle strategie idriche ed energetiche del Regno del Marocco e mira a rafforzare sia la sicurezza idrica nazionale sia l’indipendenza energetica e a rispondere alle esigenze urgenti e prioritarie individuate in questi settori. Include i seguenti componenti:
– Trasporto idrico: costruzione di infrastrutture di trasferimento idrico tra i bacini dell’Oued Sebou e il bacino dell’Oued Oum Rabia con una capacità di 800 milioni di m3/anno, per contrastare la situazione di stress idrico;
– Desalinizzazione: costruzione di impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare con una capacità totale di 900 milioni di m3/anno, alimentati interamente da energia rinnovabile, capitalizzando così sull’innovazione marocchina in questo settore. La costruzione di queste stazioni rafforzerà la capacità nazionale di dissalazione a una tariffa in linea con i prezzi di riferimento stabiliti per i progetti di dissalazione già in corso a livello nazionale e non superiore a 4,5 dirham tasse escluse/m3;
– Trasporto elettrico: costruzione di una linea elettrica ad alta tensione in corrente continua (HVDC) lunga 1.400 km che collegherà il Sud e il Centro del Regno con una capacità di 3.000 MW, aumentando la capacità di trasporto nazionale e accelerando ulteriormente lo sviluppo delle capacità rinnovabili nelle province meridionali del Regno. La gestione di questa linea, dopo la sua entrata in servizio, sarà affidata a ONEE.
– Energia elettrica rinnovabile: sviluppo di capacità rinnovabili aggiuntive pari a 1200 MW, che consentano di aumentare i volumi di energia elettrica verde prodotti nel Regno;
– Elettricità termoelettrica: sviluppo di centrali elettriche a ciclo combinato alimentate a gas naturale sul sito di Tahaddart per una capacità complessiva di circa 1500 MW, rafforzando la resilienza del sistema elettrico nazionale.
Per lo sviluppo di ciascuno dei progetti verranno firmati specifici accordi di sviluppo tra ONEE e il Consorzio. A questo proposito, è stato concluso il primo accordo di sviluppo che conferma la realizzazione del nuovo progetto di centrale elettrica a ciclo combinato a Tahaddart. Il finanziamento per questo programma infrastrutturale idrico ed energetico sarà strutturato dal Consorzio e mobilitato da istituzioni finanziarie nazionali e internazionali. Data l’importanza strategica e l’urgenza del contesto dei progetti, il Consorzio garantirà che vengano riunite le migliori competenze nazionali e internazionali per consentirne la graduale attuazione entro il 2030. L’attuazione del programma resta comunque subordinata alle autorizzazioni e alle procedure regolamentari vigenti, in particolare per quanto riguarda il controllo delle operazioni di concentrazione.
Questo programma di investimenti strutturali costituisce una leva strategica per la trasformazione economica, sociale e ambientale del Paese. In particolare, porterà alla creazione di oltre 25.000 posti di lavoro durante le fasi di costruzione e di esercizio dei progetti, di cui oltre 10.000 a tempo indeterminato dopo la messa in servizio. Questo programma promuoverà anche il trasferimento tecnologico e la nascita di un ecosistema industriale locale, in particolare nei settori della desalinizzazione dell’acqua di mare e delle energie rinnovabili. Fornirà un’opportunità per lo sviluppo di corsi di formazione e competenze tecniche correlate a questi settori di attività chiave.
In definitiva, questo programma di investimenti strutturanti permetterà di coniugare sicurezza idrica, transizione energetica, innovazione tecnologica, sviluppo economico e sociale, generando al contempo un impatto positivo sull’occupazione e sulla competitività, e sulla sovranità nazionale.
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