“La costante criminalizzazione del lavoro dei pescatori, che in alcuni ambienti della UE è in atto da diverso tempo, è francamente inconcepibile. I pescatori sono ambientalisti convinti e consapevoli in prima persona che senza un corretto rapporto con la natura verrebbero meno le condizioni di sussistenza dell’intero comparto. Un presupposto evidente a tutti, ma che invece sembra sfuggire a chi, in Europa, si ostina a criminalizzare un intero comparto, mettendone a rischio la sopravvivenza a tutto vantaggio di marinerie estere che continuano ad operare nel Mediterraneo, senza sottostare a nessuno degli obblighi e vincoli che stanno penalizzando pesantemente i pescherecci italiani. Il Governo Meloni condivide in pieno le istanze dei nostri pescatori e, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale, intende far valere in ogni sede il diritto al lavoro della nostra marineria, né più né meno come è tutt’oggi concesso ai pescherecci operanti nel nord Europa e a quelli che, ribadisco, stanno occupando senza nessun freno le aree di pesca, nelle quali hanno finora operato i pescatori italiani. Non possiamo tollerare che un ambientalismo cieco e ideologizzato rischi di uccidere un intero comparto, per di più senza nessun ritorno in termini di difesa dell’ambiente”. E’ quanto dichiara il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra
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