Per Faustin Archange Touadera, dal 2016 è presidente della Repubblica Centrafricana, il Piano Mattei ha diverse forme di declinazone: “Pensiamo alle infrastrutture, settore in cui l’Italia ha molte competenze e di cui abbiamo molto bisogno: strade, edifici, alloggi. Il nostro Paese ha una vocazione agricola, ma è un’agricoltura di sussistenza: dobbiamo ammodernare i nostri metodi, meccanizzarli. Penso a uno scambio ‘win win’, vantaggioso per entrambe le parti. Anche nel settore minerario…”, dice in una intervista a Il Corriere della Sera. Nonostante gli stretti rapporti con la Russia, Fat (questo è il soprannome dato al presidente) sostiene che “la cooperazione in questo campo è aperta a tutti i Paesi. Abbiamo un codice delle miniere che definisce le condizioni dei permessi di estrazione, il settore è liberalizzato, le regole sono uguali per tutti. Le imprese americane oggi hanno più permessi di tutti nelle nostre miniere: oro, diamante, cobalto, bauxite, minerali strategici”.
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