“Sulla base dei dati pubblicati dall’Istat lo scorso 30 giugno, non vi è motivo di ritenere necessario aggiustamenti: le cifre registrate nel primo trimestre sono compatibili con un deficit su base annua, per il 2025, pari al 3,3% del Pil come previsto in programmazione e con il ritorno sotto la soglia del 3% nel 2027. Per la prima volta non si parla di manovra correttiva per una prossima legge di bilancio, miracolosamente abbiamo fatto le previsioni giuste”. Lo dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time al Senato, rispondendo a un’interrogazione della Lega sulla situazione attuale del percorso di rientro del rapporto tra deficit e Pil e tra debito e Pil, e se siano allo studio, alla viglia della prossima Manovra di bilancio, azioni mirate finalizzate ad accelerare il rientro e a consolidare ulteriormente i conti pubblici del Paese. “Il governo, in attesa del nuovo quadro di finanza pubblica, che sarà reso noto in autunno, conferma tra l’altro la sua volontà di uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo, la cosiddetta Idp, già a partire dall’anno prossimo – aggiunge – e ha avviato, a tal fine, le opportune interlocuzioni con la Commissione europea. Proprio ieri ho avuto un incontro con il commissario Ue, Valdis Dombrovskis, per discutere quella che ad oggi è un’interpretazione asimmetrica dell’attuale quadro delle regole in vigore, che l’Italia non è disposta ad accettare”.
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