“I tempi per la costruzione del Ponte sullo Stretto saranno relativamente brevi, soprattutto se faremo rivivere quell’opera che si era fermata nel 2012 a cantieri aperti”. Lo dice Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un colloquio con GEA. “Questo è uno dei Paesi più folli del mondo – aggiunge -, dove si ferma un’opera di quel tipo, che è un’opera simbolica di rilancio di un sistema industriale e produttivo a livello italiano, ma direi a livello europeo”. Il ponte è decisivo perché “porta di nuovo la centralità del Mediterraneo, che all’Italia serve moltissimo, ma serve anche all’Europa”, spiega. “L’Europa che guarda sempre a Nord e che ha la testa a Nord rischia di marginalizzare i Paesi mediterranei, abbandonati a se stessi. Il ponte vuol dire ridare centralità al Mediterraneo in Europa”, conclude Rixi.
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