“In Liguria il problema non è Italia Viva, ma le divisioni degli altri. C’è un Paese in crisi, il piano Transizione 5.0 non funziona, il ministro Sangiuliano che dovrebbe andare a casa domattina, una legge di bilancio da fare: e noi litighiamo? Basta chiacchiere, lavoriamo”. Lo dice Matteo Renzi, che spiega a la Stampa la sua posizione sulla Liguria (“Se la linea la dà Elly Schlein, noi ci siamo. Se la linea la dà Conte, allora stiamo fuori. Ma la posta in gioco oggi non è su Italia Viva quanto sulla leadership della coalizione. Il Pd ha aperto, noi ci siamo. Non siamo in coalizione perché ce l’ha ordinato il dottore, ma perché ce l’ha chiesto la segretaria del Pd”) e allunga lo sguardo sull’Italia e su ciò che bisognerebbe fare: “Intervenire su scuola (8 milioni di ragazzi tornano in classe) su sanità e lavoro. Su questi temi si vince, non sull’ideologia. Mi hanno preso in giro per anni sugli 80€ in busta paga. Ma oggi bisogna detassare il lavoro per mettere nelle buste paga almeno il doppio, con questa inflazione. Sarebbe una spinta alla ripresa dei consumi”. Infine euslla promessa del centrodestra di detassare le accise sulla benzina: “Promessa ridicola: con Meloni le accise sono aumentate rispetto Draghi”.
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