L’Italia ha una performance molto avanzata nella circolarità dei materiali ed Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, spiega perché. “Dipende soprattutto dalla forte dipendenza dell’Italia dalle importazioni: nel 2024 abbiamo importato 286,7 milioni di tonnellate di materiali, meno che nel 2019, ma con costi saliti da 424 a 568 miliardi di euro per la volatilità dei prezzi e la domanda globale. In questo contesto il riciclo diventa strategico: recuperare materiali e ridurre l’uso di materie prime vergini è ormai una necessità per la nostra manifattura. Nell’industria italiana il tasso di riciclo supera l’80%, un livello senza eguali in Europa”. Nel colloquio con il Corriere della Sera aggiunge: “L’Italia è un’eccellenza europea nel riciclo degli imballaggi grazie al sistema Conai che coinvolge produttori e utilizzatori: pagano un contributo ambientale, lo gestiscono autonomamente e il Ministero controlla. Questo modello efficiente riduce l’elusione e produce risultati concreti. A questo aspetto si aggiunge la tradizione italiana nel riciclare diversi materiali come acciaio, alluminio, vetro, legno e inerti, che spinge ulteriormente i tassi di riciclo”.
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