“Nel confermare il ruolo centrale dell’efficienza energetica nel settore dell’edilizia, la Presidenza tedesca ha proposto di adottare un approccio graduale per favorire, tra le varie tecnologie, l’installazione di nuovi sistemi di riscaldamento a emissioni zero e/o con un’elevata quota di energia rinnovabile dal 2025 in poi. Per ridurre le emissioni di carbonio dei nostri edifici esistenti, si prevede un aumento del tasso di ristrutturazioni e di retrofit, con particolare attenzione agli edifici con le prestazioni peggiori e agli edifici pubblici”. Lo dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante l’informativa alla Camera, in vista del G7 dei ministri dell’Energia e dell’Ambiente del 25-27 maggio. “Tutti i Paesi del G7 sono invitati a introdurre politiche nazionali volte a prevedere esclusivamente lo sviluppo di nuovi edifici a emissioni zero entro il 2030 o prima. Particolare attenzione viene rivolta al potenziale degli edifici come possibili stoccaggi di Co2, tramite l’utilizzo di materiali di costruzione finalizzati a questo scopo – aggiunge -. Da parte italiana è stato espresso supporto alla decarbonizzazione degli edifici al 2050 in linea con la Strategia nazionale di Rinnovamento degli Edifici. Giappone, Usa e Canada hanno richiesto impegni meno stringenti”.
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