“No, assolutamente”. Lo dice il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin parlando dell’aumento dlle bollette legato al decreto Fer2. “L’operazione potrebbe anche essere questa, tenendo comunque presente che trattandosi di grandi progetti, prima di 5-6 anni il problema non si pone”, sottolinea. “Questo è un piano che avrà effetti nel prossimo decennio: parliamo di investimenti che puntano alla sperimentazione, alla ricerca, alle grandi novità che verranno sviluppate in futuro rispetto ai nuovi modelli di produzione. Lo scopo è doppio: da un lato decarbonizzare, e quindi inquinare meno, e dall’altro portare l’Italia ad una condizione di competitività che ci consenta di abbassare finalmente il prezzo dell’energia, perché non possiamo certo andare avanti con costi doppi rispetto ai nostri competitor europei”, spiega a La Stampa. Pichetto poi aggiunge: “Che siano oneri di sistema o fondi pubblici finanziati con le tasse poco cambia. Si tratta di aiuti di stato per l’industria che cambia e che si riconverte. Il punto sta proprio in questo: l’Italia deve essere competitiva e per farlo dobbiamo assolutamente abbassare il prezzo dell’energia e investire su queste nuove tecnologie per creare un mix energetico che assieme all’idrogeno ed al nucleare di nuova generazione ci consenta di far fronte all’aumento dei consumi che di qui a 20 anni sono destinati ad aumentare”.
Che coincidenza. Il governo tedesco stoppa un carico di Gnl proveniente dalla Russia e Gazprom…
La presidenza della Cop29 è stata incaricata di ospitare il Baku Climate and Peace Action…
“Mentre Salvini straparla di qualsiasi argomento, perfino sui satelliti di Musk e sulla giornata della…
Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta,…
A seguito dell'appello degli esperti internazionali, 800 residenti in 35 diversi paesi, le associazioni regionali…
"Grazie a Manfred Weber e agli amici della CSU per il proficuo incontro di oggi…