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Rinnovabili, Tabarelli (Nomisma): Su sole e vento già scommessi 200 miliardi

“Tutti quelli che parlano di energia devono studiare prima il bilancio energetico dell’Italia, per capire bene che cosa fanno e cosa potranno fare le rinnovabili che tutti vorremmo più diffuse, ma che hanno dei limiti fisici ben precisi. L’anno scorso eolico e fotovoltaico hanno conosciuto una crescita record e hanno toccato rispettivamente i 31 e i 23 terawattora (TWh, miliardi di chilowattora). A casa, una famiglia normale consuma circa 3000 chilowattora in un anno. La produzione complessiva di 54 TWh è stata pari al 18 per cento del totale della domanda italiana di 306 TWh, questa in calo ad un nuovo minimo, purtroppo, dal 2001”. Lo scrive Davide tabarelli, presidente di Nomisma Energia, in un suo intervento su La Stampa. “In termini di milioni tonnellate equivalenti, misurate come risparmio di gas per produrre la stessa elettricità, vento e sole hanno contato per 7 Mtep, il 5 per cento del totale – prosegue -. Ecco, facciamo enormi sforzi per farle aumentare, ma i risultati sono modesti; raddoppiamole, triplichiamole, ma non andremo molto lontano”. Scrive ancora tabarelli: “Il via libera di ieri della Commissione al nostro decreto per le fonti che necessitano di incentivi maggiori del passato, perché più difficili, va nella direzione di trovare soluzioni ancora più innovative, perché quelle di oggi da sole non ce la fanno. Allora serve puntare su dove di vento ce n’è tanto, nel mare aperto, perché è lì che soffia, non nelle pianure interne”. Infine Tabarelli spiega: “Ma sia chiaro, quanto abbiamo speso con i precedenti schemi di incentivazione, tuttora in corso, arriva tranquillamente a 200 miliardi di euro. Ed è questa una delle ragioni per cui anche oggi i prezzi all’ingrosso dell’elettricità da noi, unico caso in Europa, sono sopra i 100 euro/MWh, contro i 39 della Francia o gli 82 della Germania.
Diamo ancora aiuto alla transizione energetica, ma evitiamo di distrarci dai problemi strutturali del nostro sistema elettrico, come l’eccessiva dipendenza da gas che viene tutto dall’estero e che ha prezzi che sono tornati a salire”.

redazione

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