Sono in corso i contatti tra gli Stati membri Ue sul tetto al prezzo del petrolio russo, da stabilire in base all’accordo raggiunto nel quadro del G7. A quanto si apprende a Bruxelles, gli ambasciatori dei 27 stati membri avrebbero dovuto trovare un accordo la scorsa settimana ma non c’è ancora una intesa sulla fascia di prezzo oltre la quale sarà vietato trasportare greggio russo nel mondo. Fonti Ue chiariscono che al momento non sono previsti ancora passaggi nel comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue (il Coreper) che sarà convocato solo quando avranno trovato un accordo. Stanno invece continuando i colloqui tra i Paesi che hanno richieste diverse da accordo G7. La scorsa settimana la Commissione europea ha proposto agli ambasciatori un limite di prezzo tra 65-70 dollari al barile, ma per alcuni Stati membri (come Baltici e Polonia) la cifra è troppo alta mentre altri (Grecia, Cipro e Malta) il livello di prezzo deve essere mantenuto elevato. La scadenza per trovare un accordo è il 5 dicembre, quando entrerà in vigore l’embargo europeo sul petrolio russo.
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