Stellantis “a differenza delle altre case automobilistiche in Europa che stanno chiudendo stabilimenti e licenziando decine di migliaia di operai, dopo aver raggiunto un’intesa con questo governo ha detto ‘Noi in Italia non chiuderemo nessun stabilimento, non licenzieremo un operaio, noi in Italia investiremo quest’anno 2 miliardi di euro e 6 miliardi di euro di contratti con la componentistica’. quindi abbiamo rimesso sulla strada l’auto italiana in controtendenza con quanto sta accadendo in Europa”.Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a SkyTg24. “I precedenti governi – ha aggiunto – si erano totalmente disinteressati” della questione.
“Però – ha detto Urso – sappiamo anche che di auto se ne produrranno di meno in futuro in Europa perché i nostri giovani non hanno più l’ambizione di comprarsi un’auto come le nostre generazioni e perché comunque la transizione verso l’elettrico, anche se noi vogliamo una neutralità tecnologica, comporterà che ci saranno meno componenti in ogni auto. Nei veicoli elettrici il 40%” è rappresentato “dalla batteria elettrica che oggi viene fatta fuori dall’Europa”.
“Quindi il problema – ha detto ancora il titolare del Mimit – non è ovviamente dire a Stellantis di trasferire la produzione. Stellantis deve fare Stellantis. Da quando ha preso l’impegno lo sta mantenendo con gli investimenti programmati per quest’anno e per gli anni futuri”.
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