Il Superbonus continua a far discutere. Le aule delle Corti di Giustizia tributaria di tutta Italia sono piene per i ricorsi legati all’annullamento delle comunicazioni di esercizio dell’opzione, previste dall’articolo 121 del decreto legge n. 34/2020. Le controversie non riguardano veri e propri accertamenti fiscali, ma la validità dei provvedimenti amministrativi con cui l’Agenzia delle Entrate rigetta le comunicazioni.
“La giurisprudenza di merito ha però riconosciuto – evidenzia Felice Colonna, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – che tali atti sono impugnabili, poiché incidono direttamente sui diritti dei contribuenti, ma ne critica la scarsa motivazione”.
In molti casi, infatti, il rigetto non spiega le ragioni della decisione né considera la documentazione fornita.
“Il risultato – conclude Colonna – è una situazione paradossale: anche quando il contribuente vince il ricorso, non può più recuperare le quote di agevolazione scadute”.
Per questo, cresce la richiesta di un intervento legislativo che permetta di rimediare a un sistema di controlli considerato inadeguato e penalizzante.
“Penso che i paesi europei debbano rendersi conto che non possiamo più lasciare che gli…
"Noi abbiamo bisogno di avere un piano industriale per il Paese. E questo magari cambiando…
"Credo che manca molto la parola crescita nella legge di bilancio che stiamo affrontando". Lo…
“La Legge di Bilancio 2026 deve segnare un cambio di rotta vero. Non servono solo…
Prende forma la Legge di Bilancio 2026 e sul tavolo del Governo sono arrivate le…
"Ho invitato il Papa a partecipare alla COP30, considerando l'importanza storica di tenere per la…