“L’ insicurezza alimentare globale ha raggiunto livelli senza precedenti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento di apertura alla sessione plenaria della Conferenza internazionale sullo stato di attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16. “Le sfide globali che dobbiamo affrontare – ha ricordato il vicepremier – sono tantissime e interconnesse tra di loro. La guerra in Ucarina, il cambiamento climatico, la situazione in Africa, i terremoti che hanno devastato parte della Turchia e della Siria, ma anche guerre civili e problemi sanitari, creano una serie di conseguenze negative collegate alla alimentazione. Purtroppo spesso non ci rendiamo conto di quanto sia importante questo problema, ma dobbiamo fare sì che anche le nostre opinioni pubbliche si rendano conto della questione. Più se ne parla, meglio è”.
Ad esempio, ha spiegato Tajani, “guardiamo cosa provoca il cambiamento climatico nell’Africa subsahariana. La distruzione dell’agricoltura che è uno strumento di alimentazione fondamentale per milioni di persone”. Ma, “guardiamo anche a cosa succede in Ucraina. In merito al ‘corridoio verde’ siamo sempre in apprensione perché non sappiamo mai se continuerà a funzionare questo passaggio per il grano e altri cereali che dall’Ucraina e dalla Russia devono arrivare in questi Paesi africani che hanno bisogno di quel grano altrimenti rischiano di esplodere gravissimi problemi”. “Questo – ha sottolineato il ministro – aggrava situazione della insicurezza alimentare globale che ha raggiunto livelli senza precedenti”.
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