“Non è solo l’Italia a essere indietro con i corridoi Ten-T, cioè le grandi strutture europee di collegamento, il problema riguarda tutto il Continente”. Lo dice Edoardo Rixi, viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Come riporta il Secolo XIX, Rixi spiega: “Dal 2018, anno del crollo del ponte Morandi, in tutta Europa ci si è accorti della necessità di intervenire sulle infrastrutture, c’è bisogno di un profondo aggiornamento. Si stima che il fabbisogno di investimenti a livello europeo sia di 600 miliardi di euro solo per adeguare la rete ferroviaria, oggi i fondi che Bruxelles mette a disposizione sono circa 50 miliardi”.
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