“Se volessi fare polemica politica, come da 5 giorni sta facendo la sinistra sulla pelle non di Matteo Salvini, ma dei lavoratori e dei pendolari, potrei dire che i numeri ci ricordano che il massimo storico di ritardi ci sono stati quando c’erano ministri Cinquestelle (Toninelli) e Pd (Delrio). Ma non mi pagano lo stipendio per far polemica, ma per finanziare i cantieri”. Lo dice il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, durante la registrazione della puntata di ‘Cinque minuti’ in onda stasera su Rai 1, parlando della denuncia esposto presentata ieri dal Gruppo Fs alla Digos per fare chiarezza sulla serie di eventi che negli ultimi mesi stanno mettendo a seria prova la rete ferroviaria, creando ritardi e disagi ai passeggeri. “È chiaro che col massimo storico di treni che viaggiano e col massimo storico di cantieri aperti per modernizzare la rete, qualche disagio ci può essere – prosegue -. Però, non accetto che per fare battaglia politica, ‘rivolta sociale’ qualcuno (questo è il sospetto delle Ferrovie dello Stato) causi volontariamente ritardi, guasti, disallacci della rete, incendi delle cabine. Se così fosse – continua il vicepremier -, mi auguro che le forze dell’ordine lo dicano il prima possibile agli italiani. Ripeto, per rispetto non tanto del ministro Salvini quanto dei 92mila lavoratori e lavoratrici di Ferrovie dello Stato che non meritano di essere tirati in ballo per far battaglia politica”.
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