Il Consiglio europeo “condanna con la massima fermezza la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, con devastanti ripercussioni umanitarie, ecologiche, agricole ed economiche e i rischi che ciò comporta per la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La distruzione di infrastrutture civili si qualifica come crimine di guerra”. E’ quanto si legge nella prima bozza di conclusione del Vertice Ue che si terrà il 29 e 30 giugno, datata 19 giugno e visionata da GEA. A quanto si apprende, questa prima versione della bozza è stata discussa ieri dagli ambasciatori dei 27 Stati membri Ue (Coreper), che torneranno sul dossier domani. Il riferimento alla distruzione dello scorso 6 giugno della diga idroelettrica di Kakhovka, situata nelle aree occupate dai russi della regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, è contenuto nel capitolo delle conclusioni dedicato all’Ucraina. “L’Unione europea e i suoi Stati membri sono pronti a fornire ulteriore sostegno all’Ucraina, oltre all’assistenza di emergenza per i soccorsi fornita attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione”, si legge.
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