“Non leggo mai cosa dice questa signora…”. Lo dice Guido Crosetto, ministro della Difesa, e la ‘signora’ in questione è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha pensato di speculare persino sul crollo di una torre nel centro di Roma. Le dichiarazioni della ‘signora’, ragiona Crosetto in un colloquio con Repubblica, sono l’ennesima spia della campagna messa in atto da Mosca per indebolire l’Occidente e influenzarne le opinioni pubbliche. “Una microscopica parte, né rilevante né sofisticata come lo sono altre, della capacità di disinformazione russa”. Il bersaglio della propaganda di Zakharova è il sostegno militare che l’Italia, dallo scoppio del conflitto, fornisce alla resistenza di Kiev. “Ma se loro mettessero fine alla guerra — insiste Crosetto — non ci sarebbe più necessità di aiutare una nazione invasa a vivere”. E ancora: “Per quanto riguarda l’Ucraina, la nostra linea non cambia, continuiamo ad aiutare Kiev con quello che possiamo”. A questo proposito, il ministro sembra frenare sull’invio di batterie per i Patriot, in grado di fermare i missili balistici e ipersonici russi. “I Patriot? La Germania ce li ha e può mandarli, noi abbiamo mandato tutto ciò che avevamo, senza indebolire la Difesa italiana più di quanto già non lo sia”. E infine: “Investire in Difesa non è un atto burocratico, perché ce lo chiede la Nato. Stupidità totale. La Difesa ha il compito di difendere gli italiani da qualsiasi scenario. E non siamo ancora all’altezza di farlo”.
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