“Le devastazioni belliche hanno colpito la capacità produttiva di vaste aree dell’Ucraina. A ciò si aggiunge il blocco, da parte dell’esercito russo, di milioni di tonnellate di cereali nei porti de Mar Nero e del Mar d’Azov. La guerra minaccia la sicurezza alimentare di milioni di persone, anche perché si aggiunge alle criticità già emerse durante la pandemia”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante l’informativa in Senato sui recenti sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. “L’indice dei prezzi dei prodotti alimentari è salito nel corso del 2021 e ha toccato a marzo i massimi storici”, aggiunge. “La riduzione delle forniture di cereali e il conseguente aumento dei prezzi rischia di avere effetti disastrosi in particolare per alcuni Paesi dell’Africa e del Medio Oriente, dove cresce il pericolo di crisi umanitarie, politiche, sociali”.
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