“La narrazione bellicista della Russia è sbagliata: la maggioranza della popolazione del Paese saluterebbe con gioia il buon esito di questi negoziati”. Così Aleksei Gromyko, russo, che dirige l’Istituto europeo dell’Accademia delle Scienze. “Oggi i nostri rapporti sono sul fondale, come diciamo noi. Ma io sono abbastanza fiducioso che una volta finita la guerra, entro pochi anni sapremo normalizzarli. Certo, non sarà più come prima. Non saremo più ‘partner strategici’, come si affermava in tanti documenti congiunti che ho contribuito a redigere. Ma molti imprenditori, anche italiani, non vedono l’ora di ripartire. Non è tutto così brutto come sembra”. Quanto al disprezzo delle autorità russe verso l’Europa, Gromyko spiega nel colloquio con il Corriere della Sera: “Credo si tratti di una reazione. Io stesso non capisco come avete potuto tenere così a lungo queste posizioni di rigidità. È come se le vostre istituzioni comunitarie avessero demandato la gestione del dossier ucraino a Paesi che provano odio nei nostri confronti, e ad altri che invece stanno traendo profitto dal rifornimento bellico a Kiev”. E ancora: “Con tutto il rispetto, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia non possono far guidare la loro opinione pubblica da Paesi meno rappresentativi. Se riprenderete il ruolo che storicamente vi spetta, lavorando per un vero negoziato di pace, senza limitarsi soltanto a rifornire Kiev di armi ma spingendo per un accordo, forse allora la guerra potrà davvero finire”.
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