Come riporta il Corriere della Sera, l’agenzia di stampa Reuters, ha parlato con “sei fonti»” a conoscenza della materia che offrono un ritratto della situazione profondamente diverso da quello sbandierato dal presidente americano Donald Trump e dai suoi negoziatori di fiducia con i russi, Steve Witkoff e Jared Kushner, secondo i quali il leader del Cremlino vorrebbe porre fine al conflitto da lui iniziato quasi quattro anni fa invadendo l’Ucraina. I report dell’intelligence americana — il più recente è di settembre — smentirebbero anche il fatto che, come Putin invece ultimamente ha voluto spesso ribadire, Mosca non sarebbe una minaccia per l’Europa. I primi nel mirino sarebbero i Paesi baltici: Estonia, Lettonia e Lituania – si legge ancora sul quotidiano milanese – Secondo quanto affermato da Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence ucraina, Putin starebbe addirittura accelerando sui tempi: “Secondo il piano originario, la Federazione Russa doveva essere pronta ad agire nel 2030. Ora i piani sono stati aggiustati e rivisti nella direzione di ridurre le scadenze per il 2027”.I l retroscena rivelato da Reuters non è piaciuto a Tulsi Gabbard, direttrice della National Intelligence statunitense. Su X si è affrettata a smentire: “I guerrafondai del Deep State e i loro media di propaganda stanno di nuovo cercando di sabotare gli sforzi del presidente Trump per portare la pace in Ucraina — e, in effetti, in Europa — sostenendo falsamente che la comunità di intelligence statunitense concorda e sostiene il punto di vista dell’Ue/Nato per cui l’obiettivo della Russia sarebbe invadere/conquistare l’Europa”.
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