“Servono immediate azioni di tutela e stimolo delle produzioni europee che hanno uno svantaggio di costo tra il 15 e il 35% (dovuti soprattutto ai costi energetici e del lavoro) e di sostegno alla creazione delle condizioni abilitanti alla diffusione dei veicoli a zero e basse emissioni che, partendo dalle risposte che il mercato privato ed aziendale ha dato fino ad oggi, ridisegnino le traiettorie di transizione rendendole ambiziose ma raggiungibili, anche grazie alle più efficienti ed innovative tecnologie europee. Per un efficace coordinamento si auspica che il dialogo strategico diventi più frequente, costante e costruttivo”, si conclude la nota di Anfia.
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