“Nessun continente, nessuno Stato che voglia avere potere geopolitico e voglia preservare la propria esistenza dal punto di vista economico e sociale può rimanere indietro con l’innovazione dalle tecnologie dirompenti”. Lo ha detto Mario Draghi alla platea di venti Premi Nobel e di giovani scienziati studenti in PhD da tutto il mondo, radunati sulle sponde del Lago di Costanza all’ottavo Lindau Nobel Meeting in Economia. Come riporta Il Sole 24 Ore, Draghi ha aggiunto: “Se il treno è già partito, possiamo ancora salire su qualche vagone qua e là, c’è speranza. Ma cosa dove fare l’Europa? Ridurre la frammentazione, coordinare la ricerca tra università, migliorare gli incentivi dei ricercatori e la commercializzazione dell’innovazione”. E ancora: “In Europa regoliamo ex-ante, cerchiamo di immaginare tutti i rischi potenziali di una nuova tecnologia, mentre negli Stati Uniti la regolamentazione è ex-post: se ti comporti in modo monopolista, dopo ti puniremo. Quando si entra in nuovi spazi, come le tecnologie dirompenti, le tecnologie di trasformazione come l’IA, è impossibile farlo con regolamentazione ex ante. Questo è il motivo per cui alcune delle normative europee appena approvate sono obsolete, controproducenti, perché puniscono esattamente il tipo di aziende che abbiamo, le piccole e medie imprese”. Draghi ha poi sottolineato come “oggi nessun continente che voglia avere potere geopolitico e voglia preservare la propria esistenza dal punto di vista economico e sociale può tenersi al di fuori dalle tecnologie dirompenti”.
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