Nel corso dell’ultimo Consiglio Agrifish, tra i vari punti all’ordine del giorno, è stata discussa anche la proposta di revisione della Direttiva sulle emissioni industriali. In tale contesto molti Stati membri, tra cui l’Italia, hanno messo in discussione l’approccio adottato dalla Commissione europea. Da più parti è stato sottolineato come questo indirizzo appaia estremamente burocratico, sproporzionato ed oneroso. È inoltre opportuno tenere in grande considerazione il rischio che in questo modo possa essere pregiudicata la sicurezza alimentare, tenuto conto della crisi geopolitica conseguente all’aggressione russa all’Ucraina, che ha già portato all’aumento del prezzo di input agricoli, come energia e fertilizzanti. “A nostro avviso, la riduzione delle emissioni – afferma il ministro Francesco Lollobrigida – si ottiene aiutando il sistema allevatoriale ad essere più sostenibile, ed è quello che abbiamo fatto con il Piano strategico della Pac, non certo introducendo oneri burocratici aggiuntivi, cui consegue un inevitabile incremento dei costi, assolutamente insostenibile, soprattutto per le piccole imprese a conduzione familiare”.
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