“L’interlocuzione con l’Europa? E’ molto difficile e complessa. Ma diciamo che nel mondo di oggi c’è poco di facile”. Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ammette le difficoltà di dialogo con Bruxelles. Intervistato da GEA dice: “L’Europa sicuramente ha una visione, ma è molto attenta alla forma e spesso poco alla sostanza, perché quando elabora degli strumenti”, questi “diventano operativi ad anni di distanza da quando sono stati pensati e quindi con delle condizioni economiche completamente diverse”. L’esempio è il Pnrr: “Era stato pensato come rilancio ed è venuta la crisi in Ucraina. E’ stato preso il sistema europeo in contropiede. E’ evidente che in un momento, in un mondo che cambia e le tecnologie cambiano, più ci si alza e ci si allontana dal territorio, più è difficile interloquire, o meglio parlare la stessa lingua, ma banalmente perché il territorio segue il mercato”, sottolinea Rixi.
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