Categories: Bruxelles express

Le parole magiche che hanno sbloccato la Germania

Doveva finire così. Per la verità non è ancora finita, ma la strada sembra segnata. Come avevamo già scritto la Germania non ha potuto far altro che andare incontro alle proposte che per primo Mario Draghi ha rappresentato in questi mesi, ed ha accettato un intervento comune sul contenimento dei prezzi dell’energia.

È successo tutto nella notte tra il 20 e 21 ottobre, in un Consiglio europeo che si era aperto con un durissimo intervento di Draghi, il quale, pur a poche ore dalla fine del suo mandato, ha lasciato all’Italia e all’Europa l’ennesima eredità, mettendo i partner di fronte al fatto che non intervenire insieme, con misure condivise, avrebbe distrutto il Mercato interno, ed avrebbe, anche, aiutato Vladimir Putin nella sua guerra di invasione in Ucraina.

Le parole magiche, che hanno fatto scattare la molla “comunitaria” in Germania, dono state proprio “Mercato interno”, quell‘insieme di regole e comportamenti che permettono all’Unione europea, pur così piccola nel mondo, di essere così ricca e di essere, ancora, il mercato più ricco del Mondo. Un mercato che funziona perché è integrato, perché, dalle penne alle automobili, la produzione è frutto della collaborazione tra le industrie di tutti gli Stati membri. Pensiamo solo, ad esempio, al Airbus, il consorzio aerospaziale europeo che ha 2.800 fornitori, sparsi ovunque, o l’industria dell’auto tedesca, che ha sellerie e freni prodotti in Italia, apparati elettronici in Francia e così via.

Se non la politica, l’industria tedesca su questo si è mobilitata, sembra, e la politica non ha potuto che rispondere. Per ora ancora con una certa prudenza forse, ma il Consiglio europeo ieri ha comunque preso decisioni “definitive, che sono legge europea”, come ha sintetizzato un diplomatico a Bruxelles. In effetti le conclusioni del Vertice stabiliscono che “il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a presentare con urgenza decisioni concrete”. Non si parla più di “studiare”, “esaminare”, “proporre”, ma si parla di decisioni.

Forse non è tutto, ma un passo decisivo è stato fatto.

(photo credits_ JOHN THYS / AFP)

Nadia Bisson

Recent Posts

Amazon, innovazione globale per imballaggi passa dal Lab di Vercelli

L'Operations Innovation Lab di Vercelli è il primo hub di Amazon in Europa in cui…

6 ore ago

Si rafforza asse Italia-Germania. Urso: “Dazi Usa? Serve una politica industriale europea”

(Foto: Mimit) Un anno fa la firma del Piano d'azione italo-tedesco, oggi il primo forum…

8 ore ago

Imprese, Snam: Coinvolti 600 dipendenti nel roadshow contro violenza di genere

Ha fatto tappa oggi a Crema, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle…

8 ore ago

Petrolio, prezzo Brent in forte calo: 72,62 dollari al barile (-2-69%)

E' in forte calo il prezzo del Brent. In serata il greggio più 'nobile' accusa…

9 ore ago

Amazon, nel Lab di Vercelli test per buste bio-based. Entro l’anno novità su droni

Ideare e sperimentare nuove tecnologie per rendere sempre più sostenibile la filiera del packaging. È…

10 ore ago

Indonesia, a Sumatra 16 morti e 7 dispersi per inondazioni-2-

Inondazioni improvvise e frane hanno colpito quattro distretti della provincia di North Sumatra. Il distretto…

10 ore ago