“Abbiamo un modello di intervento che ha coniugato rischio e rendimento all’impatto. Noi dobbiamo sempre più spiegare quello che facciamo, non solo in termini finanziari, ma in termini di benefici che la nostra azione genera sull’economia e sulla società. Abbiamo sviluppato i due prodotti, pensati all’investimento negli studentati, nell’abitare sociale, negli alloggi di servizio”. Così Dario Scannapieco, amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti, a margine del 3° Forum Multistakeolder ‘Giovani, innovazione, sostenibilità’ in corso a Palazzo Mezzanotte a Milano. Sull’approccio Esg, “Cassa Depositi e Prestiti ha un approccio pragmatico. Oggi abbiamo un momento nel mondo in cui si mettono in discussione molte cose. Non bisogna essere fondamentalisti né da un lato né dall’altro. Sappiamo che la sfida climatica è percepita dai giovani ancora oggi come una delle sfide principali, se non la principale. Il 2024 è stato l’anno più caldo nella storia del mondo”. “Bisogna continuare ad investire responsabilmente. Ma oggi si parla di transizione giusta, quindi una transizione che si attenta anche agli impatti sociali. Quindi, come sempre, il buon senso è sempre la strada migliore”. In questo senso, aggiunge, “Cassa Depositi e Prestiti mantiene gli impegni. Abbiamo fatto degli sforzi molto importanti nella nostra attività. Mantiene gli impegni con un approccio pragmatico e senza fondamentalismi. Sostenibilità ma anche innovazione”.
In particolare, spiega Scannapieco, “l’intelligenza artificiale è considerata uno degli elementi che cambierà moltissimo il mercato del lavoro e il modo in cui si opererà nel mondo. Quindi, come ogni innovazione, ci sono le paure, ed è una reazione normale”. “Noi all’interno di Cassa stiamo introducendo nei nostri processi sempre di più l’intelligenza artificiale. E come sistema, attraverso Cdp Venture Capital, abbiamo due fondi: abbiamo un miliardo di dotazione per l’intelligenza artificiale, per favorire le start-up, la nascita quindi di start-up in questo ambito, ma anche per aiutare le imprese già affermate nella loro crescita. Quindi, ci stiamo lavorando sia internamente sia come sviluppo dell’ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale”.
In generale, continua l’ad di Cdp, la burocrazia è “uno degli elementi che rischia di frenare la crescita della finanza sostenibile. Quando noi dobbiamo fare dei prestiti e poi chiediamo, per esempio, a una piccola e media imprese oneri di reporting che sono troppo costosi, il beneficio di un prestito verde rischia di svanire. Quindi anche nell’ambito dell’associazione delle Casse europeei, stiamo dialogando con la Commissione per spingere ad una semplificazione”. “C’è un detto, molto frequentemente viene citato, che dice che i dieci comandamenti hanno circa 297 parole, la dichiarazione di dipendenza degli Stati Uniti 300 parole, la regolamentazione europea per l’importazione di caramelle 25.911. Quindi, dal punto di vista della semplificazione, in Europa si può fare molto. Ed è quello che chiediamo, è quello che anche questa Commissione ha capito che bisogna fare, perché minori oneri di reporting, minori costi legati alla finanza green, aiutano proprio a sostenere la sostenibilità, la transizione”.
"Il piano è di avere" l'adozione da parte di Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione europea…
"Siamo in contatto con il governo danese" rispetto alla questione della Groenlandia. "L'Ue resta fedele…
A dicembre 2024, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,6% su base mensile e…
Finisce il mese di gennaio, ma poco cambia: il 2025 è iniziato all’insegna della pioggia…
Giovedì 30 gennaio ARPAT ha effettuato i campionamenti nell’area dove, nella tarda serata di martedì…
Le vendite al dettaglio in Spagna sono aumentate del 4% anno su anno a dicembre,…