Cover di smartphone e braccia robotiche: Gea EDU premia i progetti delle scuole

Il progetto della cover di uno smartphone estratta dal fico d’India, un braccio robotico costruito con materiali riciclati, il calcolo del risparmio in emissioni di CO2 che si potrebbe ottenere utilizzando bicchieri di alluminio alle macchinette del caffè al posto della plastica. I progetti arrivano dalle scuole superiori di tutta Italia. In tre – da Savona, Lecce e da Palmi – hanno vinto il contest ‘Gea EDU – Idee per il futuro‘ promosso da Fondazione Articolo 49 per motivare ragazze e ragazzi a sviluppare un pensiero critico sui temi dello sviluppo sostenibile e a costruire ogni giorno un mondo in linea con l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi.

Agli studenti è stato chiesto di approfondire il tema dell’economia circolare e del Global Goal 13 sulla lotta al cambiamento climatico, con un’attenzione particolare allo smaltimento dei rifiuti e alla nuova vita degli scarti, per proporre una reale transizione ecologica attraverso le loro idee. “Il 45% dei nuovi posti di lavoro in tutti i settori hanno fortissime competenze ambientali” ha detto oggi il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci in occasione della premiazione allo spazio Europa Experience David Sassoli di Roma, “Se sbagliamo queste politiche, e se i ragazzi non sono protagonisti, andiamo a sbattere”.

Servono 15 miliardi per attuare Agenda 2030 nella scuola
Ma se partire dalle nuove generazioni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità è un passo su cui il consenso è unanime, per adeguare il sistema scolastico dell’Italia agli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu servirebbero almeno 15 miliardi di euro. Quasi 4 volte quelli oggi previsti dal PNRR.

Questo dicono i dati presentati oggi dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in occasione dell’evento. “Senza un’adeguata programmazione delle politiche e degli investimenti non è possibile garantire l’accesso ad ambienti che permettano di costruire percorsi di formazione dove non solo sviluppare le competenze ma anche coltivare il pensiero critico e la visione di lungo termine del bene comune indispensabili per costruire uno sviluppo sostenibile e giusto, in tutto il territorio nazionale, per ogni livello dell’istruzione” ha detto Mariaflavia Cascelli, responsabile dell’area educazione dell’ASviS, che ha inserito la premiazione del progetto GEA – EDU nel programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di quest’anno.

Le risorse necessarie, secondo l’analisi di AsviS, ammonterebbero complessivamente a 14.224 milioni di euro, ma di questi solo 4.110 milioni sono stati previsti con la revisione del PNRR. Gli ambiti di intervento per raggiungere lo sviluppo sostenibile comprendono interventi sulle classi per trasformarle in ambienti di apprendimento innovativo, l’adeguamento delle disponibilità degli alloggi universitari agli standard europei, corsi di formazione per il personale docente e corsi per la transizione degli studenti dalle scuole superiori all’università. Secondo i dati dell’ASviS, per l’ammodernamento delle classi sarebbero necessari 7.854 milioni di euro contro i 2.100 milioni stanziati dal PNRR, mentre servirebbero 4.125 milioni per aumentare gli alloggi universitari, ma ne sono previsti dal Piano solo 960 milioni. Insufficienti i fondi del PNRR anche per i corsi di formazione per insegnanti e alunni: servirebbero infatti 1.415 milioni per i primi a fronte di uno stanziamento di 800 milioni, mentre per i secondi sono stati stanziati dal PNRR solo 250 milioni a fronte di una previsione di spesa di 830 milioni.

“Iniziative come quella di oggi sono però un segnale incoraggiante dal quale ripartire” continua Mariaflavia Cascelli, “anche perché, mentre il 34% degli italiani conosce i temi degli obiettivi di sviluppo sostenibile, la percentuale sale a oltre il 50% quando si tratta di giovani generazioni”.

Le scuole vincitrici
Le scuole vincitrici del contest di GEA EDU – Idee per il futuro, hanno ricevuto un attestato utile al riconoscimento di crediti formativi e un premio di 1.000 euro in forniture didattiche per la scuola o materiali utili alla didattica di pari valore. Sono l’Istituto Tecnico Tecnologico – I.I.S. Federico Patetta di Cairo Montenotte, in Liguria, che ha vinto con il progetto ‘Mani dentro la terra’, presentato dalle classi 4I e 5H. L’iniziativa, in collaborazione con Iren, ha previsto una visita presso il biodigestore Iren di Ferrania per assistere a come vengono trattati i rifiuti organici, la realizzazione di un braccio robotico con materiali riciclati, la progettazione dell’edificio “Mani dentro la terra” a zero impatto energetico e l’ideazione di un bookcrossing presso l’istituto.

La Scuola I.T.E.T. “Grazia Deledda” di Lecce, in Puglia, è stata premiata per il progetto ‘Una tazzina per salvare l’ambiente’ presentato dalla classe 3ABA. Gli studenti hanno immaginato, e calcolato, quante emissioni di CO2 si risparmierebbero se si utilizzassero tazzine di alluminio invece di bicchieri di polistirene forniti dai distributori del caffè della scuola.

E il Liceo delle Scienze Umane ‘Corrado Alvaro’ della città di Palmi, in Calabria, premiato con il progetto ‘Una cover fichissima’ presentato dalla classe 4AS che ha proposto l’idea di progettazione di una cover per cellulare realizzata con materie prime vegetali come ad esempio il tronco essiccato dell’agave, fibre e coloranti naturali.