Categories: Clima e ambiente

La start up italiana che ti porta l’acqua in vetro a casa

Federica Lettieri e Hendrik Wawers, entrambi classe 1993, compagni nella vita e soci in affari, a febbraio hanno lanciato Bevy, una start up pensata per portare negli uffici e a domicilio l’acqua in bottiglie di vetro (e non solo). Tutto è partito all’inizio di quest’anno quando FoodLabs, un fondo tedesco, ha garantito ai due 30enni il primo investimento per concretizzare la loro idea. “In primavera – racconta a GEA Federica Lettieri – abbiamo allestito il sito, organizzato la logistica, poi abbiamo proceduto con un test per alcune settimane e a maggio abbiamo lanciato ufficialmente il sito. I primi risultati sono stati buoni, ora contiamo di crescere sempre di più”.

Tutto nasce come esigenza vissuta da consumatori durante il periodo del lockdown – prosegue Federica -; non si poteva uscire e noi volevamo consumare acqua in vetro, ma abbiamo notato che il mercato non soddisfaceva questa nostra esigenza. Ad esempio la spesa che si effettua on line con alcuni supermercati chiedeva un minimo di ordini dall’importo elevato per portarti l’acqua a casa. E così ci siamo mossi noi. Da anni esistono player che portano cibo a domicilio e nel tempo il servizio si è esteso anche al fresco. Io e il mio compagno vivevamo a Berlino e in Germania abbiamo visto che esisteva un player simile a Bevy e così ci siamo rimboccati le maniche”.

La missione della coppia di startupper è dunque quella di togliere un peso fisico (le casse di bottiglie in effetti pesano parecchio) e un pensiero, cioè la preoccupazione di portare l’acqua in vetro a casa. Bevy quindi si connota come servizio di consegna a domicilio di carichi pesanti di prodotti beverage rivolto a privati o piccoli uffici. In modo veloce, a costi onesti e con un’anima ecologica: le consegne sono garantite alla porta di casa entro due ore dall’ordine concluso online sul sito www.bevy-express.com, in più non ci sono sovrapprezzi per la consegna e l’ordine minimo è di 7,50 euro.

Il servizio al momento copre l’area di Milano e Monza, ma la prospettiva è quella di diventare un player nazionale. Un altro aspetto interessante è quello della sostenibilità: chi usa il servizio è infatti incentivato, attraverso una politica di prezzi agevolati, a rendere le bottiglie in vetro riciclabili. In più i mezzi utilizzati per il servizio sono ecologici per abbattere del 100% le emissioni di anidride carbonica. La flotta al momento è mista, ma la maggior parte dei mezzi è ad alimentazione elettrica; si tratta di furgoncini di una lunghezza su 4-5 metri. E i clienti? “Molti sono piccoli uffici e show room – conclude Federica – ma anche i privati stanno rispondendo bene a questa nuova forma di delivery in città”.

Giulia Proietto Billorello

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