This illustration photograph taken on January 9, 2024, shows a view of a plastic bottle of water in Paris. Bottled water is up to a hundred times worse than previously thought when it comes to the number of tiny plastic bits it contains, a new study in the Proceedings of the National Academy of Sciences said on January 8, 2024. (Photo by JOEL SAGET / AFP)
Il tappino attaccato alle bottiglie di plastica diventa obbligatorio. Da mercoledì 3 luglio, infatti, tutte le bevande vendute con un tappo di plastica nell’Unione Europea dovranno essere dotate di un sistema che permetta di mantenere questo tappo attaccato al contenitore, sia esso bottiglia o cartone, per evitare che si disperdano in natura.
Acqua, bibite, latte, tè freddo… I tappi di sostenibilità devono diventare obbligatori nell’ambito di una direttiva dell’Unione Europea del 2019 che mira a ridurre l’inquinamento da plastica. “I tappi e i coperchi di plastica utilizzati per i contenitori di bevande sono tra gli articoli di plastica monouso più frequentemente rinvenuti sulle spiagge dell’UE”, si sottolinea in questa direttiva che doveva ancora essere recepita nella legislazione degli Stati membri. “Inoltre, l’immissione sul mercato di contenitori per bevande che sono prodotti di plastica monouso dovrebbe essere autorizzata solo se la progettazione di tali contenitori soddisfa requisiti specifici riducendo significativamente la dispersione nell’ambiente dei tappi e dei coperchi di plastica per contenitori di bevande”, si legge. Ciò riguarda le bottiglie di plastica ma anche gli “imballaggi compositi” come i cartoni del latte o dei succhi che contengono cartone, plastica e alluminio. Sono invece esclusi i contenitori in vetro o metallo, nonché i prodotti “per uso medico”.
Con la direttiva del 2019 l’UE ha affrontato tutti i prodotti di plastica monouso: piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati prodotti con questo materiale a base di petrolio sono stati banditi dal 2021.
Come ogni altra decisione, anche quella dei tappi attaccati alle bottiglie di plastica ha generato discussioni. Da una parte consumatori che lamentavano la difficoltà di bere con il tappo attaccato al suo contenitore, dall’altra la filiera della plastica e l’ultimo tassello della stessa, ovvero il riciclo dei rifiuti. Se per il primo aspetto, quello dei consumatori, è stata trovata una soluzione con il tappo che è possibile ripiegare lungo il fianco della bottiglia per agevolare la bevuta, la filiera invece è un sistema articolato con interrogativi più complessi. L’industria della plastica infatti occupa migliaia di persone e ha un giro di affari di oltre 30 miliardi di euro l’anno solo in Italia.
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