Niente più ‘Milano’ ma ‘Junior’. Dopo le polemiche dei giorni scorsi Alfa Romeo compie una scelta clamorosa. Era stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ad accendere la miccia la scorsa settimana, proprio da Torino: secondo il titolare del Mimit, la nuova compatta sportiva del gruppo Stellantis non avrebbe dovuto chiamarsi ‘Milano’ perché prodotta in Polonia, violando così l’Italian Sounding, la legge italiana che dal 2003 “prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore”. E così, a distanza di 4 giorni, la decisione del gruppo “nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione”, come precisato dal ceo di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato durante una conferenza stampa convocata d’urgenza.
Nessuna volontà di polemica, chiarisce. Ma poi la stoccata: “Riteniamo che il nome Milano non sia fuorviante né, tantomeno, fuorilegge”, in considerazione anche del fatto che “ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura”. E ricorda come la decisione di chiamare Milano l’auto sia stata presa il 13 dicembre e il Mimit ne era al corrente: “Nessuno ci ha detto nulla, le polemiche sono nate il giorno dopo la presentazione. Molto strano”, ribadisce Imparato.
Il governo si dice “soddisfatto” della decisione con il ministro Urso che parla di “una buona notizia”. Allo stesso tempo, Alfa Romeo non procederà legalmente contro il Governo per danno di immagine. “Per me si chiude tutto stasera”, conclude il ceo. “Abbiamo tantissime cose da fare, ora ripartiamo da Junior e inventiamo una bella storia di lancio carina, cool e giovane”. Imparato conferma che le decisioni di Alfa Romeo sulle produzioni in Italia non cambieranno. “Carlos Tavares mi ha chiamato nel weekend. Le nostre decisioni sulla produzione non saranno impattate da questo episodio, ma spero che la situazione si chiuda qui – ribadisce – Nessuno mi ha detto di cambiare, nome ma quando respiri una certa aria è meglio farlo“.
Di fatto, Alfa Romeo produrrà a Cassino la nuova Stelvio nel 2025 e la nuova Giulia nel 2026. “Per i modelli del 2027 non abbiamo ancora deciso”, lascia cadere il ceo.
Il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la Spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto. Il nome Junior era già stato usato nel 1966 quando il 26 settembre venne presentata a Balocco, nel novarese, la Gt1300 Junior, che rinunciando al nume “Giulia”, è la capostipite di una nuova generazione di Alfa Romeo. Con Junior verranno infatti identificate anche le versioni analoghe della gamma Spider. “Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del Marchio. E’ una grande responsabilità ma al tempo stesso è un momento entusiasmante. La scelta del nuovo nome Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico”, conclude il ceo.
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