Ursula von der Leyen/Imago
L’Unione europea non attenderà all’infinito, è pronta a negoziare, ma nel frattempo prepara la sua risposta ai dazi imposti dal presidente Usa, Donald Trump, a partire dal 15 aprile. Non solo definendo in queste ore la lista di beni su cui porre dazi alla controparte statunitense, ma anche lanciando una task force di sorveglianza delle importazioni. Gli annunci sono stati fatti, ravvicinati tra loro, a Bruxelles dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e a Lussemburgo dal commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic.
Nella conferenza stampa al temine del Consiglio Commercio, a Lussemburgo, l’incaricato di portare avanti le trattative con Washington ha sottolineato che, “pur rimanendo aperta e preferendo fortemente il negoziato, noi non aspetteremo all’infinito” e “finché non vedremo un progresso tangibile lavoreremo su tre filoni: difendere gli interessi con contromisure, diversificare il commercio con vari accordi, dissuadere da deviazioni commerciali nocive“. Sefcovic ha chiarito che “entrambe le parti riconoscono che le relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti potrebbero trarre vantaggio da un nuovo sguardo e da una spinta in aree strategiche”. Ma per Bruxelles è chiaro che “se facessimo squadra, potremmo costruire un mercato veramente transatlantico che avvantaggia entrambe le parti”.
In questo contesto, “abbiamo offerto tariffe ‘zero per zero’ per le auto e tutti i beni industriali”, ha evidenziato Sefcovic. Un punto che, poco prima, aveva annunciato la stessa von der Leyen durante un punto stampa con il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Støre: “Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali – come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali – perché l’Europa è sempre pronta per accordi positivi, quindi lo teniamo sul tavolo. Ma siamo anche pronti a rispondere attraverso contromisure e a difendere i nostri interessi”, ha affermato la presidente. Un aspetto su cui, a fine giornata, è arrivata anche la specifica di un funzionario Ue che ha osservato come l’Ue abbia “una storia forte e coerente di ambizione nel sostenere la riduzione delle tariffe” e come questo sia il suo approccio “con tutti i nostri partner”. “Ciò è stato anche il nostro messaggio all’amministrazione Trump, con la quale ci siamo impegnati attivamente nelle ultime settimane, anche prima del 2 aprile” e “siamo pronti a esplorare una serie di opzioni, partendo da un principio chiaro e coerente: ridurre le barriere per un vantaggio reciproco e condiviso. La migliore forma di reciprocità è semplice: zero tariffe su tutti i beni industriali da entrambe le parti”, ha puntualizzato.
Ma non solo. L’Ue vuole tutelarsi anche dalle ricadute a cascata che le tariffe Usa possono comportare. Come descritto da von der Leyen l’Ue si proteggerà “anche dagli effetti indiretti attraverso la diversione degli scambi”. E “per questo scopo istituiremo una task force di sorveglianza delle importazioni: lavoreremo con l’industria per assicurarci di avere le prove necessarie per le misure politiche e rimarremo in stretto contatto per ridurre al minimo gli effetti delle nostre azioni l’uno sull’altro”, ha annunciato.
Infine, mentre a Lussemburgo, il “messaggio che esce dal Consiglio è di unità” dei ministri dei Ventisette, Bruxelles affina la strategia e stasera invierà alle capitali una lista di prodotti mirati che la Commissione dovrà definire per imporre – a partire dal 15 aprile – i primi contro-dazi europei. Il voto sulla lista sarà mercoledì. Potrebbero essere inclusi nella lista prodotti alimentari (soia, curry, carne di tacchino, salsicce di fegato), alcune categorie di elettrodomestici (forni e stufe) e prodotti simbolo (Harley Davidson e pick-up).
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