Andare al bar comincia a diventare un lusso. Dopo il +250% annuale dei prezzi del cacao, stiamo assistendo negli ultimi giorni a un mini rally anche del caffè. In particolare la qualità Arabica, la più diffusa, quotata a New York sale del 2,5% a oltre 2 dollari per libbra, mentre sulla piazza di Londra la qualità Robusta fa un balzo del 3,5% a 3.739 dollari a tonnellata, record da 16 anni, per le preoccupazioni riguardo alle scorte di arabica a seguito delle intense piogge che hanno colpito le aree di coltivazione in Brasile. La regione di Minas Gerais, che rappresenta circa il 30% del raccolto carioca, ha ricevuto quantità di pioggia ben al di sopra della media storica. Questo ha sollevato timori di danni ai raccolti di caffè e ha contribuito a sostenere i prezzi.
D’altra parte del mondo, la produzione di caffè Robusta in Vietnam, il principale produttore mondiale di questo tipo di chicchi di caffè, è stata colpita da una significativa riduzione a causa della siccità. Il dipartimento dell’agricoltura di Hanoi ha previsto un calo del 20% nella produzione per l’anno di raccolto 2023/24, il che rappresenta il raccolto più piccolo degli ultimi quattro anni. Anche le esportazioni vietnamite sono previste in calo del 20% per lo stesso periodo. Queste prospettive di ridotta disponibilità di caffè robusta hanno contribuito a sostenere ulteriormente i prezzi.
C’è comunque un elemento di incertezza nel mercato del caffè legato alle prospettive future di produzione e alla domanda. Sebbene le previsioni indichino un deficit globale di caffè robusta nel 2024/25, ci sono segnali di un aumento della produzione di arabica e robusta in alcuni paesi chiave come il Brasile e la Colombia. Ad esempio, il Brasile, il più grande produttore mondiale di arabica, ha visto un aumento delle esportazioni, mentre le previsioni indicano un aumento della produzione nel prossimo anno di commercializzazione. Allo stesso modo, le esportazioni globali di caffè a gennaio sono aumentate del 32,3% rispetto all’anno precedente, suggerendo una domanda sostenuta. Certo, El Nino potrebbe aggiungere ulteriori incertezze al mercato, poiché potrebbe portare siccità in alcune aree di coltivazione chiave come appunto il Vietnam e il Brasile.
Da un punto di vista più ampio poi, le previsioni della produzione globale di caffè indicano un aumento significativo nel prossimo anno. L’Organizzazione Internazionale del caffè (ICO) ha previsto il 5 dicembre che la produzione globale di caffè nel 2023/24 salirebbe del 5,8% anno su anno raggiungendo 178 milioni di sacchi a causa di un eccezionale anno di raccolto fuori biennio. L’Ico ipotizza inoltre che il consumo globale nel 2023/24 aumenterà del 2,2% raggiungendo 177 milioni di sacchi, con un conseguente surplus di 1 milione di sacchi di caffè. Tuttavia le condizioni meteorologiche e le politiche governative potrebbero stravolgere il quadro.
Che coincidenza. Il governo tedesco stoppa un carico di Gnl proveniente dalla Russia e Gazprom…
La presidenza della Cop29 è stata incaricata di ospitare il Baku Climate and Peace Action…
“Mentre Salvini straparla di qualsiasi argomento, perfino sui satelliti di Musk e sulla giornata della…
Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta,…
A seguito dell'appello degli esperti internazionali, 800 residenti in 35 diversi paesi, le associazioni regionali…
"Grazie a Manfred Weber e agli amici della CSU per il proficuo incontro di oggi…