Countdown terminato: giovedì 14 marzo a Verona prenderà il via il G7 Industria, Tecnologia e Digitale, la prima ministeriale a Presidenza italiana, che proseguirà venerdì 15 marzo a Trento. Lo scenario in cui l’appuntamento si inserisce è quello di un’epoca di grandi cambiamenti, sia tecnologici che geopolitici, con le guerre in Ucraina e Medio Oriente, le tensioni nel Mar Rosso e il grande braccio di ferro industriale Cina-Usa. I Paesi partner del G7 saranno chiamati ad analizzare i temi più sfidanti per le imprese, impegnate nella doppia transizione, green e digitale, riflettendo sulla necessità di far convergere le politiche industriali. “Abbiamo voluto porre al centro della nostra attività la politica industriale, quindi abbiamo ripristinato il G7 sull’industria, che non si svolgeva da 7 anni, con l’accordo degli altri partner, perché l’industria deve tornare al centro della nostra attività” per “restituire piena competitività ai nostri Paesi, alla nostra Europa e ai Paesi delle democrazie occidentali“, dice il ‘padrone di casa’, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, presentando la relazione del centro studi del Mimit ‘Impresa Italia verso il G7’.
La novità è che tra gli invitati ci saranno anche “altri attori al di fuori del G7, come la Corea del Sud per la connettività e il digitale, gli Emirati Arabi, che hanno investito tutto sulla connettività, e l’Ucraina – spiega -. Oltre ai rappresentati dei governi ci saranno anche rappresentanti delle aziende di questi Paesi“. Saranno tre le aree di discussione proposte dall’Italia. Innanzitutto l’applicazione dell’Intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale, perché lo sviluppo e l’adozione delle nuove tecnologie devono essere funzionali a un incremento tangibile della produttività e della competitività dei sistemi industriali. Altro argomento cruciale sarà la ‘Sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti’, perché il nostro Paese vuole avviare una discussione a tutto tondo, in ambito G7, sui semiconduttori, le politiche e le strategie da adottare per creare un coordinamento che riduca la dipendenza da Paesi terzi. Tutto ciò per la necessità di garantire sicurezza e resilienza anche per lo sviluppo di connessioni attraverso lo sfruttamento dello spazio e delle aree sottomarine, per promuovere la realizzazione di una connessione globale.
Inoltre, lo ‘Sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale, con un focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei’. Uno degli obiettivi del G7 Industria, infatti, è far sì che i partner globali, a iniziare dall’Africa, beneficino delle potenzialità dell’Ia e delle tecnologie emergenti. Infatti, sono state già avviate interlocuzioni con le Nazioni Unite, il G20, il G77 e altri partner, anche africani, per un confronto che garantisca uno sviluppo digitale sostenibile e inclusivo. L’Italia proporrà ai partner di dar corpo a una serie di audizioni con governi, Unione africana, think tank, organizzazioni non governative, associazioni filantropiche e imprese per realizzare un programma di intervento dedicato a colmare i divari esistenti in tema di elaborazione dati, risorse computazionali e capitale umano. Con il G7 Industria ci sarà anche un altro, importante appuntamento: il B7, il formato consultivo industriale del forum di cooperazione intergovernativo dei sette Paesi più industrializzati. Con la Presidenza italiana del G7, dallo scorso 1 gennaio è iniziata contestualmente la Presidenza di Confindustria del ‘Business 7’, che ha affidato le redini all’ex presidente degli industriali, Emma Marcegaglia. Saranno quattro le macro-priorità tematiche che saranno affrontate: l’impatto dell’incertezza globale sulle catene globali del valore, le transizioni energetica, climatica e ambientale, le sfide della regolamentazione della data economy e le tecnologie digitali e la valorizzazione del potenziale di talenti e competenze nel mercato del lavoro. “In questi anni di shock continui si è evidenziata la resilienza del nostro sistema manifatturiero“, sottolinea Marcegaglia. Che citando le tensioni nel Mar Rosso, oltre ai conflitti e alla crisi energetica, aggiunge: “Shock che hanno reso la vita delle imprese più complicate“. Entro fine aprile gli sherpa delle organizzazioni imprenditoriali del B7 redigeranno il testo della dichiarazione finale che sarà consegnato alla premier, Giorgia Meloni, in qualità di presidente del G7, in occasione del B7 Summit previsto a fine maggio. Le prossime tappe, dopo Verona e Trento, saranno il G7 Ambiente di Torino (29-30 aprile) e quello del Commercio, in programma a Villa San Giovanni il 16 e 17 luglio prossimi.
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