Giorgia Garola è la diciottesima presidente dell’Amma, il principale gruppo merceologico delle aziende dell’Unione Industriali Torino. Di fatto, è la prima donna a guida dell’associazione che raccoglie 653 aziende e 53 mila addetti, pari al 40% dei metalmeccanici torinesi. La 46enne torinese, amministratrice delegata di Scam, è stata eletta dall’assemblea cui hanno partecipato i rappresentanti delle 623 aziende associate dei settori Aerospazio, Mobilità sostenibile, Meccatronica, Aziende impiantistiche e General contractor. Succede a Stefano Serra che ha gestito nel 2021 la fusione tra Amma e Unione Industriali Torino e che manterrà la presidenza della Fondazione Amma.
Le nuove sfide del settore, tra intelligenza artificiale e cultura digitale, sostenibilità e ambiente, reti e internazionalizzazione, formazione e capitale umano, sono al centro dell’operato di Garola. “Il nostro tessuto industriale deve sempre più imparare a riconoscere vocazioni diverse e molteplici, come già sono quelle che convivono nell’Amma e a ancor più nell’Unione Industriali – ha spiegato – Ma altre ne nasceranno portate dai rapidi mutamenti in corso. È fondamentale esserne consapevoli per supportare al meglio le aziende nel cogliere le opportunità che ne deriveranno. Con lungimiranza, coraggio e intraprendenza”. Di fatto, ha ricordato, per quanto riguarda la cosiddetta twin transition “non bisogna solo essere ideologici, ma bisogna far convivere” la sostenibilità ambientale e quella economica per le aziende. “Si tratta di un mix da realizzare anche con il nucleare”, per quanto riguarda l’energia. “Ma anche sull’automotive, non guardare solo all’elettrico ma con un mix”.
Per il presidente uscente Serra, “Amma è dalla sua nascita sinonimo di coraggio imprenditoriale ed innovazione, in questi ultimi quattro anni abbiamo cambiato pelle un’altra volta guardando al nuovo millennio. Amma continua ad essere protagonista nel sintetizzare le istanze e le necessità della parte più che mai nevralgica del nostro tessuto economico, quella che ci consente non solo di approcciare tutte le principali sfide dei prossimi anni, ma anche di guidare le transizioni che ci aspettano”. Serra ha richiamato sull’impegno per costruire la Città dell’Aerospazio: “Da oltre 20 anni se ne parla, il settore nel frattempo è cresciuto in tutto il mondo, e quel ruolo di capitale nazionale che ci spetta va oggi difeso con le unghie e con i denti, dando l’avvio a lavori, cantieri e progetti di attrattività per investimenti e talenti. Andiamo a cercarli nel mondo, interpretando al meglio di cosa hanno bisogno“.
“Mettiamo insieme le nostre eccellenze e l’innovazione per inventare nuovi prodotti, aprirci a nuovi mercati. Innovare e’ una condizione, non una possibilita’. Proiettare Torino nel futuro non vuol dire abbandonare l’auto, ma essere capaci di pensarla in modo diverso per nuovi target e mercati – ha affermato il presidente di Unione Industriali Torino Marco Gay -. E l’intelligenza artificiale sono sicuro potra’ darci una grande mano in questo. Puntiamo quindi sul nostro vero patrimonio: l’intelligenza industriale. E qui all’Amma ne vedo davvero tantissima”, ha concluso
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