ADOLFO URSO MINISTRO IMPRESE
Buone notizie per il futuro del polo siderurgico di Piombino. Perché non era facile, né scontato ma alla fine l’accordo quadro per il passaggio della forza lavoro tra Jsw Steel Italy e Metinvest Adria, che nel 2024 avevano raggiunto l’intesa per la suddivisione delle aree dove localizzare i rispettivi impianti. Sui 1.295 lavoratori impegnati nel comparto toscano, entro il 2028 saranno 500 collaboreranno con l’azienda del gruppo Jindal e circa mille presteranno la loro opera nelle strutture della compagnia ucraina. Il passaggio sarà graduale, dunque, c’è l’impegno al rinnovo della cassa integrazione se dovesse rendersi necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali. Questo accordo – sottolinea il Mimit – era fortemente auspicato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dalla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, perché rappresenta.
“E’ un passo importante, direi strategico, per rilanciare quello che diventerà uno dei principali poli siderurgici green d’Europa, tanto più importante per quanto riguarda la ricostruzione in Ucraina”, commenta Urso. Che allunga lo sguardo ai prossimi anni: “Di fatto sostituirà quello distrutto a Mariupol dall’avanzata delle truppe russe”. La soddisfazione è anche dei player in campo in questa partita. “Sono orgoglioso di questo ulteriore tassello fondamentale per il rilancio del Polo siderurgico di Piombino, dopo 3 anni di grandi investimenti e impegni da parte di Jsw, che oltre a permettere di procedere con gli ulteriori investimenti industriali e la sostenibilità ambientale, garantisce le tutele occupazionali e rispetta il territorio”, commenta infatti il presidente di Jsw Steel Italy, Marco Carrai, che negli ultimi mesi ha lavorato al negoziato da una stanza di ospedale, dove è tutt’ora ricoverato. Un segnale importante è anche il fatto che la firma sia arrivata proprio nel giorno in cui si apre a Roma la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, organizzata dal governo italiano in collaborazione con quello di Kiev.
“L’azienda è in attesa del via libera per gli investimenti, per il cambio urbanistico e la firma dell’Adp – prosegue Carrai -: Jsw è pronta da tempo con risorse finanziarie e materiali (peraltro già consegnati), per cui non appena ci saranno le autorizzazioni amministrative procederà con gli ulteriori investimenti. Andiamo avanti, le chiacchiere stanno a zero”, chiosa il manager. Nel triennio 2024-2026 il totale autorizzato per gli investimenti del JSW Piombino è di circa 185 milioni di euro. Esultano anche i sindacati. Questa firma “getta le basi per il ritorno alla produzione d’acciaio a Piombino e dovrà portare a un accordo sindacale da siglare entro il più breve tempo possibile, con l’assunzione di tutti i lavoratori e le lavoratrici della Jsw Steel Italy, oggi in cassa integrazione”, dichiarano dalla Uil la segretaria confederale, Vera Buonomo, il segretario nazionale, Guglielmo Gambardella, e il segretario della sezione Piombino-Livorno, Lorenzo Fusco.
Nell’accordo è stabilito, inoltre, che Metinvest Adria avvierà entro il mese di gennaio del 2026 la valutazione dei lavoratori in forza a Jsw Steel Italy Piombino spa, attualmente in cig a zero ore (sono 669 operai, 17 equiparati, 97 impiegati e 2 quadri). Mentre la società del gruppo Jindal garantirà il ricorso alla cassa anche per il 2026, se necessario; e nel frattempo Mimit e ministero del Lavoro si attiveranno per accompagnare l’attuazione dei piani industriali e la realizzazione degli investimenti. Il prossimo step sarà ora quello di avviare in tempi brevi il confronto negoziale per concludere entro la fine del 2025 gli accordi di gestione dell’intero perimetro occupazionale del Polo siderurgico di Piombino. Ma il buongiorno si vede dal mattino.
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