Non esistono più le due ciminiere dell’ex centrale Enel di Tor del Sale, a Piombino, dismessa nel 2015 e oggetto di un preliminare di vendita nel 2018 tra Enel e Tor Del Sale spa, che ha dato vita al nuovo corso per la riqualificazione del sito in chiave turistica e di sostenibilità ambientale. A partire dal novembre 2021 sono iniziate le attività di demolizione nel perimetro di centrale, secondo un cronoprogramma che vede Tor del Sale Spa eseguire gli smantellamenti delle strutture preesistenti entro il 2025, in parallelo alle bonifiche dell’area curate da Enel. Il passo cruciale, e anche il più scenografico, della trasformazione dell’ex sito produttivo è avvenuto la mattina di martedì 29 ottobre con la demolizione delle due grandi ciminiere alte quasi 200 metri (195 metri ciascuna), svettanti sul golfo della città toscana che da oggi ha definitivamente cambiato skyline. Lo spettacolare abbattimento, avvenuto con microcariche esplosive secondo i migliori standard tecnologici e ambientali (vedi paragrafo tecnico dedicato sotto), rappresenta di fatto la tappa più iconica di un progetto di riqualificazione che si appresta a trasformare un sito industriale dismesso in un innovativo polo vocato al turismo sostenibile, con numerose opportunità e strutture dedicate all’attività fisica, allo svago e alla nautica.
L’operazione, eseguita da ditte specializzate del settore per conto di Tor del Sale, si è svolta nella massima sicurezza alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, del sindaco di Piombino Francesco Ferrari, dei rappresentanti Tor del Sale, della responsabile riqualificazione siti di Enel Lavinia Ferri e della responsabile filiera gas Italia di Enel Federica Rofi. “Quello di oggi – ha detto Giani – è un evento storico, il segno tangibile della nuova progettualità per Piombino e per la costa toscana“. Per il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, “l’intervento sulla ex Centrale Enel in generale e l’abbattimento delle ciminiere in particolare è il simbolo di una città che cambia: da area industriale a struttura turistico ricettiva, una transizione significativa del futuro su cui stiamo lavorando per la nostra città“. La demolizione delle strutture, “che per oltre 40 anni hanno dominato l’orizzonte piombinese – hanno osservato Rofi e Ferri per Enel – segna una tappa fondamentale del più ampio progetto di nuovo sviluppo sostenibile avviato insieme alla società di scopo Tor del Sale Spa, che darà vita a un nuovo polo turistico arricchendo il paesaggio costiero con una testimonianza virtuosa di recupero e riqualificazione urbana. Per Enel si tratta di un ulteriore passo per favorire la transizione energetica, attraverso l’abbandono delle fonti fossili, lo sviluppo delle rinnovabili e la collaborazione per progettualità innovative a beneficio dei territori e delle comunità locali”.
Le due ciminiere in cemento armato, alte 195 metri e pesanti complessivamente 14mila tonnellate, sono state abbattute con microcariche esplosive posizionate alla base che ne hanno prodotto il ribaltamento fino a terra. Questa tecnica viene comunemente adottata nelle demolizioni di strutture alte e snelle come quelle di Tor del sale. Alla base di ogni ciminiera sono stati realizzati 470 fori in cui sono stati posizionati 88 chili di esplosivo in cartucce con lo scopo di disintegrare completamente il calcestruzzo innescando il cinematismo di collasso simile a quello del taglio di un albero alto quasi 200 metri. Le direzioni di caduta previste per le ciminiere sono state leggermente diverse e scelte per ricadere completamente entro il perimetro del cantiere recando il minor disturbo possibile verso l’esterno.
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