Più gas per tutti. In poco più di 10 giorni il Qatar ha siglato contratti di fornitura per 27 anni di Gnl con tre primarie società europee. Il primo con TotalEnergies, il secondo con Shell e oggi con Eni. Quello firmato a Doha da Claudio Descalzi, numero uno del Cane a sei zampe, e Saad Sherida Al-Kaabi, ministro aggiunto per gli Affari Energetici e presidente-amministratore delegato di QatarEnergy, in realtà è il più piccolo per dimensioni. Dal 2026 arriveranno in Italia, grazie allo sviluppo del progetto North Field East (Nfe) in Qatar, circa 1,5 miliardi di metri cubi anno di gas liquefatto, mentre la fornitura prevista per Shell e Total si aggira all’incirca in 5,25 miliardi di metri cubi.
I volumi disponibili saranno consegnati al terminale di rigassificazione ‘Fsru Italia’ attualmente collocato a Piombino, con consegne previste appunto a partire dal 2026 per una durata di 27 anni. In generale i volumi di gas liquefatto prodotti dal progetto Nfe – di cui la società italiana ha una quota del 3,125% – aumenteranno la produzione di Gnl del Qatar di 45 miliardi di metri cubi oltre agli attuali 108. “Il contratto di fornitura di Gnl contribuirà alla sicurezza degli approvvigionamenti in Italia tramite la diversificazione delle fonti di approvvigionamento”, precisa Eni che ricorda che dal 2007 “importa in Europa dal Qatar 2,9 miliardi di metri cubi tramite un contratto a lungo termine”.
Commentando l’accordo, il ministro Al-Kaabi ha dichiarato: “Oggi compiamo un altro importante passo nel rafforzamento della nostra partnership con Eni che favorirà la nostra reciproca cooperazione per molti anni a venire. La nostra partnership con Eni ha dato risultati fruttuosi, tra cui consegne di Gnl attraverso il terminale Gnl Fluxys nel porto belga di Zeebrugge e progetti di esplorazione upstream in varie località del mondo. Questo accordo rafforza ulteriormente il primo ingresso di Eni nel settore upstream nello Stato del Qatar attraverso la nostra partnership nello storico progetto di espansione North Field East”. Il presidente e amministratore delegato di Qatar Energy ha poi aggiunto: “Insieme continueremo a dimostrare impegno nei confronti dei mercati europei in generale e del mercato italiano in particolare. Dal 2009, il Gnl del Qatar arriva al terminale Adriatic Lng, nell’alto Adriatico, per soddisfare oltre il 10% del fabbisogno di gas naturale dell’Italia”.
QatarEnergy ha recentemente iniziato ufficialmente a costruire il suo progetto di espansione North Field. Oltre a Shell, TotalEnergies ed Eni, i partner di QatarEnergy nel progetto sono ConocoPhillips, ExxonMobil, Sinopec e Cnpc (questi ultimi due sono cinesi). E prima di questi tre accordi con gruppi occidentali, il colosso energetico di Doha ha firmato ingenti accordi di fornitura di Gnl con Cnpc e Sinopec, sempre per 27 anni, per 6 miliardi di metri cubi di gas liquefanno all’anno. QatarEnergy ha anche firmato un accordo di 15 anni per fornire di Gnl la Petrobangla di proprietà statale del Bangladesh e ha siglato un accordo di 15 anni con l’americana ConocoPhillips per fornire Gnl alla Germania. Gli accordi tuttavia proseguiranno nelle prossime settimane. D’altronde la produzione dovrebbe aumentare di 45 miliardi di metri cubi l’anno. Ce n’è per tutti.
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