Categories: EsteroIn Primo Piano

100 giorni di Trump a colpi di ordini esecutivi: da revoca difesa ambiente a docce

In quasi 100 giorni di mandato, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un numero vertiginoso di ordini esecutivi (130, un record), annullando molte delle azioni intraprese dai suoi predecessori. Dopo il suo insediamento, ha revocato 67 ordini esecutivi dell’amministrazione Biden. Da allora, i suoi decreti hanno mirato o a smantellare i programmi federali (quasi la metà dei decreti firmati vanno in questa direzione), o a ottenere successo nella battaglia culturale che polarizza il Paese (più di un quarto del totale), o ancora a vendicarsi di alcuni dei suoi avversari (circa un quinto), secondo un conteggio dell’AFP.

SMANTELLATE ISTITUZIONI DEI PRECEDENTI – Sebbene il ritratto dell’ex presidente Ronald Reagan (1981-1989) possa occupare il posto d’onore nello Studio Ovale, il 19 febbraio Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con cui ha smantellato un’istituzione creata sotto la sua presidenza: lo United States Institute of Peace. Stessa storia il 14 marzo: Trump, in nome della “riduzione della burocrazia federale”, ha prescritto la virtuale chiusura di una commissione dedicata ai senzatetto creata sotto Reagan e di un’agenzia per promuovere l’imprenditorialità tra le minoranze istituita sotto un altro repubblicano, Richard Nixon (1969-1974). L’AIDS e la malaria avevano spinto George W. Bush ad aumentare il budget dell’agenzia americana per lo sviluppo USAID nei primi anni 2000: il 20 gennaio Donald Trump ne ha decretato la sospensione degli aiuti allo sviluppo. Un altro decreto mira a smantellare il Ministero federale dell’Istruzione, per “restituire” le sue funzioni agli stati. Al contrario, l’amministrazione Bush ha aumentato il suo bilancio di quattro miliardi di dollari nel 2002. Con decreto dell’8 aprile, è stato intimato al Ministro della Giustizia di sospendere l’applicazione di alcune leggi statali volte a proteggere l’ambiente e a contrastare le emissioni di gas serra. L’amministrazione Trump sta promuovendo una deregolamentazione radicale per promuovere lo sfruttamento degli idrocarburi nel Paese. Senza essere smantellati, molti servizi federali vengono drasticamente ridotti sotto la guida di Elon Musk e della sua Commissione per l’efficienza governativa: sette ordini esecutivi ne specificano le attività.

GUERRA CULTURALE – Le questioni relative alla diversità, alle minoranze etniche, al genere e alla religione, al centro delle battaglie culturali che stanno infiammando la società americana, sono state oggetto di quasi 40 ordini esecutivi. A partire dal 20 gennaio, Trump ha ordinato alle agenzie federali di rimuovere la parola “genere” dai documenti amministrativi, negando l’identità di genere. Seguirono altri ordini esecutivi, che escludevano le persone transgender dall’esercito, bloccavano i programmi di assunzione basati su azioni positive e “sradicavano i pregiudizi anticristiani” nel governo federale. Ha ordinato inoltre di rinominare il Golfo del Messico in Golfo d’America e il Monte Denali in Alaska, ribattezzato dal suo nome originario sotto Barack Obama, in Monte McKinley. Un altro simbolo anti-diversità è stato l’ordine esecutivo del 1° marzo che ha stabilito l’inglese come lingua ufficiale degli Stati Uniti: le agenzie federali non saranno più tenute a fornire servizi in altre lingue. Con decreto del 27 marzo, il presidente americano ha preso il controllo anche dei celebri musei Smithsonian di Washington, pubblici e accusati di “revisionismo” e “indottrinamento ideologico”.

CONTRO GLI AVVERSARI – Trump ha usato gli ordini esecutivi come arma contro gli oppositori. Il 20 gennaio ha revocato le autorizzazioni di sicurezza a 51 ex funzionari dell’intelligence e al suo ex consigliere per la sicurezza, John Bolton. Presi di mira anche gli studi legali che avevano rappresentato i suoi avversari, privandoli dei contratti federali e dell’accesso a informazioni sensibili. Delle cinque aziende finora attaccate, quattro hanno ottenuto un’ordinanza del tribunale che sospende il decreto che le riguarda. La quinta ha visto la revoca del decreto nei suoi confronti dopo un accordo con l’amministrazione Trump, cosa che molti avvocati hanno considerato una “capitolazione”.

DOCCE, CANNUCCE E MONDIALI DI CALCIO – Alcuni decreti sono più difficili da categorizzare, come quelli che istituiscono comitati o gruppi di lavoro sui temi più diversi: una “Task Force” per celebrare il 250° anniversario dell’indipendenza americana nel 2026, un altro per preparare la Coppa del Mondo di calcio dello stesso anno. Trump ha inoltre istituito tramite ordine esecutivo una “riserva strategica di bitcoin”, ovvero un consiglio destinato a garantire la fornitura di energia elettrica necessaria per competere con la Cina nel campo dell’intelligenza artificiale. Ancora più inclassificabili: i decreti volti a regolamentare la rivendita dei biglietti dei concerti, a revocare l’eliminazione delle cannucce di plastica o a regolamentare la portata delle docce

Valentina Innocente

Recent Posts

Camera, via libera a legge di delegazione europea

Con 122 voti favorevoli, 63 astenuti e 7 contrari, la Camera ha approvato il ddl…

9 ore ago

Camera, via libera a legge di delegazione europea

Con 122 voti favorevoli, 63 astenuti e 7 contrari, la Camera ha approvato il ddl…

9 ore ago

Plenitude firma accordo per acquisto Acea Energia: ammontare di 587 mln

Plenitude e ACEA S.p.A. hanno firmato un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di Plenitude…

11 ore ago

Meloni: “Pronta a ospitare Golfo-Med Summit, gettiamo basi nuova diplomazia energetica”

Giorgia Meloni continua a puntare tutto sul Mediterraneo, vola in Bahrein e propone al Consiglio…

11 ore ago

Ex Ilva, Schlein: Meloni si assuma responsabilità e convochi sindacati-2-

“Chiediamo che la presidente del Consiglio porti il tavolo a Palazzo Chigi e riconvochi i…

12 ore ago

Ex Ilva, Schlein: Meloni si assuma responsabilità e convochi sindacati-2-

“Chiediamo che la presidente del Consiglio porti il tavolo a Palazzo Chigi e riconvochi i…

12 ore ago