Il ruolo dell’Italia nella definizione di politiche coerenti agli obiettivi dell’Unione europea; il “disastro” sul settore automobilistico; l’imperativo per l’Europa a tornare ad essere motore di crescita. Sono questi alcuni dei messaggi sottolineati dalle autorità italiane ed europee in apertura del primo annual meeting di Connact – la piattaforma di eventi che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni attraverso momenti di incontro e networking. All’evento, in corso a Bruxelles e intitolato ‘Il sistema Italia nella nuova legislatura Ue’, si ritrovano raccolte 22 grandi aziende e 12 associazioni di categoria che rappresentano un giro di affari che vale il 47% del Pil italiano. Dunque, è il Sistema Italia che si ritrova per fare squadra.
L’evento ‘Connact’ è “un’iniziativa a cui rivolgo un pensiero di sincero apprezzamento e che, alla luce dei tanti ospiti illustri e relatori che interverranno in rappresentanza delle istituzioni nazionali ed europee oltre che del mondo produttivo, ritengo possa costituire un importante spazio di confronto e approfondimento sul futuro dell’Italia e dell’Europa“, ha dichiarato il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, in un messaggio inviato al presidente della Fondazione Articolo 49, Andrea Poli, in occasione della prima edizione dell’evento Connact. “Un’importanza strategica – aggiunge – che trova conferma nei prestigiosi riconoscimenti, primo tra tutti quello del Parlamento europeo, che contraddistinguono questo appuntamento e che ne sottolineano la duplice finalità: creare connessioni e sinergie a ogni livello pubblico e privato e porre le basi affinché decisioni e progetti possano tradursi rapidamente in azioni e risultati tangibili nell’interesse dei cittadini”, ha aggiunto.
Competitività, nuova politica industriale, difesa, sicurezza, transizioni verde e digitale. Su tutti questi punti politici le aziende chiedono un dialogo con le Istituzioni. Punto sottolineato dal presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, nel suo messaggio inviato. “Attualmente l’Unione e gli Stati membri stanno affrontando sfide senza precedenti. Si pensi alla transizione energetica e digitale, alle crescenti esigenze di sostenibilità economica e ambientale, nonché alla necessità di garantire stabilità e sicurezza lungo i nostri confini. In questo contesto, la nuova legislatura europea rappresenta un’opportunità cruciale per l’Italia di affermarsi come protagonista e di guidare l’Europa in questo cammino comune”, ha evidenziato. Su tutto ciò “è fondamentale che il nostro Paese, terza economia dell’Ue, faccia sentire in maniera ancor più decisa la propria voce contribuendo attivamente alla definizione di politiche coerenti con il perseguimento dei suddetti obiettivi e assicurando al tempo stesso la più adeguata tutela degli interessi nazionali. A questo scopo, si rende indispensabile promuovere momenti di confronto e dialogo tra Istituzioni, attori del mondo imprenditoriale e cittadini chiamati a cooperare in un clima di virtuosa sinergia e a promuovere la cultura della partecipazione in ogni ambito della vita sociale”, ha evidenziato Fontana.
E il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha specificato che “l’Europa deve tornare ad essere motore di crescita” e “il primo cantiere è quello della competitività”. Su questo, “occorre una vera politica industriale comune, capace di fare del sistema produttivo europeo molto più della semplice somma dei sistemi produttivi nazionali”. Su questo piano, “vanno concentrati gli investimenti e ridotte le duplicazioni. Il nostro export vale già 626 miliardi, siamo la seconda economia al mondo per tipologia di beni esportati e la prima in Europa, ma possiamo fare di più e raggiungere presto i 700 miliardi di export. Per crescere nonostante un quadro internazionale complesso, alle imprese servono risposte certe e rapide, servono nuovi strumenti piuttosto che ostacoli. La parola chiave dovrà essere sburocratizzare per evitare la desertificazione industriale del continente“, ha illustrato Tajani.
A nome del Parlamento europeo è stata la vice presidente Antonella Sberna a portare i saluti istituzionali. “Io penso che essere tutti qui oggi, concentrarci sulle tematiche e lavorare su dei tavoli, dove saranno presenti parlamentari, imprese e istituzioni, significa dare prova concreta che gli input che potranno uscire da questi tavoli sono già input condivisi, che magari hanno già una mediazione politica, perché saranno composti chiaramente da parlamentare di diversi schieramenti. Quindi c’è un confronto solido, reale sui temi. Ecco io credo che l’obiettivo che noi abbiamo tutti è ‘portare a casa’ in questa legislatura”, ha affermato. Secondo Sberna, si deve cercare “di capire qual è il bene della nostra Italia incastonata in un sistema europeo. Perché poi il nostro interesse nazionale deve comunque essere compatibile e deve essere forte, però rispetto a un’Europa che, se anche essa diventa forte, diventa importante, diventa competitiva, ci dà la possibilità di essere uno scacchiere reale, uno scacchiere di confronto”, ha puntualizzato la vice presidente.
E infine, un tema su tutti: l’automotive “che resta – scusate la franchezza – un po’ un disastro, non diplomatico ma un disastro dell’Unione europea”, come lo ha definito il rappresentante permanente aggiunto presso l’Ue, Stefano Verrecchia, nel suo intervento. “Se siamo costretti a chiedere ai nostri produttori di acquisire quote di compagnie che non sono europee, forse non è stato fatto un lavoro rispetto al tema principale che ha caratterizzato, invece, sempre l’attività della Commissione europea, cioè l’autonomia strategica. L’autonomia strategica si deve ottenere attraverso delle strade che portino a mettere l’Europa al centro. E noi su questo abbiamo sempre battuto sul tema della neutralità tecnologica: non soltanto un bilanciamento necessario, ma anche una revisione di impatto che spesso non è stata così chiara”, ha spiegato. “Io credo che se parliamo della nuova legislatura sono questi i punti su cui dovremo batterci e sicuramente l’Italia, la Rappresentanza qui lo farà”, ha osservato infine Verrecchia.
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