Nelle acque della Senna l’Escherichia coli al momento è circa il doppio rispetto ai limiti consentiti dal regolamento del triathlon per poter nuotare in acque interne come quelle del fiume che scende lentamente. Il ‘collaudo’ degli atleti con il fiume di ieri è stata annullata perché i valori non erano a posto. Sergio Migliorini, milanese, medico traumatologo, è l’uomo che dirà sì o no alla Senna per le gare di domani (uomini) e dopodomani (donne) che, come quelle di nuoto in acque libere, sono oggetto di durissime polemiche da parte degli atleti che temono di ammalarsi. Migliorini presiede la Commissione Medica di World Triathlon che ha un regolamento sanitario blindato: basta un punto sopra la norma e sarà stop. “Ci riuniamo ogni giorno all’alba per fare il punto della situazione — spiega il medico al Corriere della Sera —, oggi sapremo se si può fare una ricognizione, domattina se c’è il via libera per la gara maschile. Se i valori non scendono possiamo rimandare tutto di 24 ore, altrimenti il regolamento parla chiaro: il titolo olimpico verrà assegnato escludendo il nuoto e mantenendo solo ciclismo e corsa”. La balneabilità delle acque della Senna — costata 1,4 miliardi di euro tra bacini di acque piovane e collettori — era uno dei temi qualificanti dei Giochi.
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