Elezioni in Umbria ed Emilia-Romagna: focus su ricostruzione post-alluvione e trasporti

Il 17 e 18 novembre in Emilia-Romagna e in Umbria si vota per eleggere il nuovo presidente di regione e rinnovare il consiglio regionale. I seggi resteranno aperti domenica 17 novembre dalle 7 alle 23 e lunedì 18 novembre dalle 7 alle 15. Nel dettaglio i programmi elettorali, dal punto di vista delle politiche ‘green’ dei diversi schieramenti in campo.

EMILIA ROMAGNA
Il centrosinistra è rappresentato dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, sostenuto da Partito democratico – Alleanza Verdi Sinistra – Movimento 5 Stelle – Riformisti Emilia-Romagna Futura – Civici, con de Pascale Presidente.
Per il centrodestra in campo la civica Elena Ugolini, con una coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc e Popolo della Famiglia.

DE PASCALE – Il programma porta il nome dello slogan della campagna ‘Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare’ e si suddivide in otto capitoli principali: innovare, star bene insieme, essere attrattivi, crescere, essere futuro, vivere bene, muoversi, stare nel mondo. Per quanto riguarda le politiche ‘green’ si intende lavorare per accrescere il già esistente Patto per il Lavoro e per il Clima con un modello di sviluppo più attento al consumo di risorse ed orientato verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma con un approccio più laico rispetto alla neutralità tecnologica e alla concretezza delle soluzioni, anche tenendo in considerazione gli impatti occupazionali che queste determinano nell’economia. Manutenzione e pulizia di tutti i corsi d’acqua: serve un piano straordinario e immediato di opere e interventi per la messa in sicurezza del territorio. E soprattutto, tutte le responsabilità di Commissario per la ricostruzione dopo le alluvioni dovranno essere in capo al prossimo Presidente di Regione.
Per le imprese, sul fronte dello snellimento della burocrazia per le imprese si intende supportare la rete dei Comuni in percorsi di unione, semplificazione, digitalizzazione affinché in tutti ci sia lo stesso livello di facilità di accesso, comprendendo anche le autorizzazioni di carattere ambientale. Serve un approccio della pubblica amministrazione che sia favorevole a chi vuole fare impresa e che promuova la cultura dell’attività d’impresa.
Sui trasporti, durante gli scorsi mandati è stato adeguato tutto il materiale rotabile, ma ora serve una spinta nuova e decisa su tutto il trasporto su ferro. Le prossime due legislature devono essere dedicate ai grandi investimenti per incentivare il trasporto ferroviario delle merci e per ammodernare e potenziare tutta la rete ferroviaria. Serve un sistema regionale integrato per la gestione degli aeroporti in Emilia-Romagna e un nuovo piano strategico che qualifichi l’aeroporto di Bologna e sfrutti le potenzialità di crescita di Forlì, Rimini e Parma.
Sull’agricoltura, il primo obiettivo è tenere al centro la capacità produttiva, le imprese e la capacità di reddito, innovando l’equilibrio tra sostenibilità economica, sociale e ambientale del sistema, sostenendo il reddito delle imprese, promuovendo l’innovazione, favorendo la nascita di imprese giovani e il ricambio generazionale, promuovendo azioni e progetti di valorizzazione agroalimentare. Il secondo obiettivo è sostenere gli agricoltori nella transizione ecologica superando ogni contrapposizione tra ambiente e agricoltura.
Il sistema balneare è la colonna portante dell’attività turistica della Romagna e va difeso: servono indennizzi chiari tarati sul valore complessivo dell’impresa; tempi adeguati per poter espletare le evidenze; e infine un riconoscimento concreto alla professionalità e alla competenza degli imprenditori. Si chiede che la Regione possa avere un ruolo autorevole nel definire i criteri di indennizzo e nel poter tutelare il modello turistico emiliano-romagnolo unico nel suo genere.
UGOLINI – Sono sei le sfide ‘per governare insieme‘ al centro del programma del centrodestra: persona e famiglia, sanità, educazione, economia e lavoro, urbanistica e ambiente, pa. Per quanto riguarda le imprese si propone di attrarre investimenti di capitali privati (italiani ed esteri) per lo sviluppo regionale. Con housing Sociale: Coinvolgimento di Fondi Privati per l’Edilizia Residenziale Pubblica; Rivitalizzazione ruolo dei Confidi; Semplificare e ridurre la complessità organizzativa dell’ecosistema Ricerca e Innovazione, creando aggregazioni tematiche, superando i confini territoriali; Azione concertata con il Governo al fine varare sperimentazioni nella contrattazione collettiva che permettano di ridurre la quota di salario soggetta a contrattazione collettiva nazionale al 70 per cento, per lasciare una quota maggiore alla contrattazione regionale che tenga conto del livello dei prezzi a livello locale.
Per quanto riguarda l’urbanistica si vuole procedere ad una profonda revisione della Legge 24/17, rimettendo al centro la Pianificazione urbanistica e il progetto come Visione che coinvolga tutte le forze attive del territorio. Tornare a pianificare le nostre città con una prospettiva che comprenda tutte le discipline coinvolte nella trasformazione della città contemporanea e del territorio. Promuovere procedure urbanistiche più snelle, semplificate per Comuni al di sotto di 15.000 abitanti. Prevedere procedure di variante agli stessi strumenti molto semplificate e di diversa complessità: “non è possibile che la procedura per modificare l’intero impianto viabilistico di una città e per cambiare la strategia urbanistica di un isolato abbiano lo stesso iter procedurale”, si legge nel programma. Promuovere un reale decremento del consumo di nuovi suoli, attraverso lo studio delle aree di maggiore impatto sulla rete di scolo superficiale e convogliando fondi europei e statali sulla desigillazione delle aree a maggiore pericolosità. Condurre ricerche più attualizzate sugli impatti delle acque di prima pioggia nel nostro territorio, studiando soluzioni all’altezza del cambiamento climatico in atto.
Sull‘ambiente si rende “urgente” approfondire lo studio e la conoscenza delle aree esposte a pericolo idrogeologico e di inondazione ed impedire del tutto la loro ulteriore cementificazione promuovendo la immediata desigillazione delle aree maggiormente compromesse. È necessario investire in tecnologie avanzate di recupero e raccolta unitamente a politiche infrastrutturali per la messa a punto di bacini di ritenzione idrica, valutandone l’applicazione in funzione della specificità del territorio e delle attività produttive esistenti. Serve poi una revisione delle strategie ambientali e territoriali che riguardano le aree della alta e media collina fino alla pianura suddivise per bacino idrografico per la valutazione dei potenziali impatti sui territori in funzione dei rischi specifici ‘attuali’.
Sui trasporti si vuole puntare su una maggiore collaborazione tra le varie strutture e la programmazione di una road map che giunga, in tempi certi, alla unione delle aziende di gestione del trasporto pubblico, per migliorare il servizio, abbattere l’impatto dei costi fissi e fornire delle economie di scala necessarie per pianificare investimenti di ammodernamento dei mezzi, delle infrastrutture e per ampliare le tratte alle zone meno servite del nostro territorio. Maggiore sicurezza su mezzi pubblici. L’adeguamento delle tariffe: la Regione finanzia il ribasso e la gratuità delle tariffe del TPL per ragazzi in età scolare e per persone fragili e svantaggiate. La soglia di ISEE a 30.000 euro per l’ottenimento delle agevolazioni tariffarie lascia fuori fasce molto importanti di popolazione bisognosa che non può permettersi il trasporto pubblico. Occorre alzare la soglia Isee per ampliare la popolazione servita da questa agevolazione. Serve aiutare molti più ragazzi in età scolare e permettere loro una mobilità semplice e agevolata su tutti i mezzi pubblici regionali.

UMBRIA
Alle elezioni sono nove i candidati presidente in campo: Donatella Tesei (centrodestra), Stefania Proietti (centrosinistra), Marco Rizzo (Democrazia Sovrana e Popolare), Moreno Pasquinelli (Fronte del Dissenso), Fabrizio Pignalberi (Quinto Polo), Elia Fiorini (Alternativa per l’Umbria), Martina Leonardi (Insieme per un’Umbria Resistente), Giuseppe Paolone (Forza del Popolo), Giuseppe Tritto (Umani Insieme liberi).
A occupare la scena sarà una corsa a due, tra Tesei, governatrice uscente, leghista supportata da  Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Unione di Centro, più le liste dell’area civica Alternativa Popolare, Tesei Presidente e Noi Moderati Civici per l’Umbria. , e Proietti, ex sindaca di Assisi e supportata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e dalle liste civiche Umbria domani, Civici umbri, Umbria per la sanità pubblica e da Umbria futura.

TESEI – Con lo slogan ‘Umbria tutto un programma‘ Tesei intende “consolidare quanto fatto”, ma anche “spingersi oltre” per costruire un’Umbria “ancora più forte, ancora più dinamica, ancora più solidale, ancora più connessa, ancora più libera di crescere”, come si legge sul programma. Per quanto riguarda l’ambiente, si intende valorizzare le risorse naturali dell’Umbria, con una particolare attenzione alla salvaguardia delle bellezze paesaggistiche. “La sostenibilità è un principio che guida le politiche economiche e sociali”, scrive la coalizione. In generale, creazione e il mantenimento di aree verdi urbane, la riqualificazione dei corsi d’acqua e delle aree fluviali, insieme al potenziamento delle foreste e dei parchi naturali, sono azioni strategiche per ridurre il rischio idrogeologico e mitigare l’impatto degli eventi alluvionali; incrementare la raccolta differenziata attraverso la graduale adozione di una tariffa puntuale basata sul principio “chi più sporca, più paga”.
Impegno poi per sostenere tutte le imprese umbre, incentivandone l’imprenditorialità, l’internazionalizzazione e mettendo in campo le politiche per favorire investimenti e lavoro, promuovendo un modello di sviluppo che combina la crescita economica con la sostenibilità, creando condizioni abilitanti per le imprese e non cercando di sostituirsi a loro o complicarne l’azione. Rilancio del Polo Chimico di Terni; costituzione di accademie specializzate per settori emergenti (es. intelligenza artificiale, green economy, automazione industriale).
Sull’agricoltura, si vuole incentivare il ricambio generazionale: questo obiettivo si potrà raggiungere mediante l’introduzione di fondi regionali per giovani agricoltori, agevolazioni fiscali per le nuove imprese agricole, e percorsi formativi in collaborazione con istituti tecnici e università locali per attrarre e formare le nuove leve del settore. Inoltre, “un’agricoltura più resiliente ai cambiamenti climatici e dotata delle giuste tecnologie è fondamentale per la nostra regione”. Le proposte prevedono la creazione di un fondo per la resilienza agricola, incentivi all’agricoltura di precisione, e accordi con enti di ricerca per introdurre tecniche e colture più resistenti. Voucher tecnologici e bandi per la cooperazione tra agricoltori e imprese tecnologiche completeranno il quadro di sostegno alla modernizzazione. Infine, si vuole snellire i processi amministrativi e creare una piattaforma digitale che centralizzi le pratiche agricole, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di risposta. “Un tavolo tecnico permanente con le associazioni agricole garantirà che le politiche regionali siano in linea con le necessità pratiche delle aziende”.
Sulla infrastrutture si punta al completamento delle tratte Terni-Ponte San Giovanni e Città di Castello-Sansepolcro; realizzazione della stazione dell’Alta Velocità Media Etruria e l’inserimento di un secondo treno Frecciarossa per la tratta nord-sud.

PROIETTI – ‘Il destino dell’Umbria nelle mani degli Umbri’ è lo slogan scelto dal centrosinistra per un programma di 10 proposte in cui grande rilievo hanno le politiche ambientali. Tra queste, la revisione del Piano regionale dei rifiuti per fermare la realizzazione di un inceneritore sovradimensionato e costoso, la cui localizzazione è stata addirittura rimessa alle scelte del privato.
Si intende, rilanciare il Piano bonifiche delle aree inquinate, sia pubbliche che private; in particolare, a Terni la bonifica del Sito di interesse nazionale (Sin) di Papigno e l’approvazione del progetto Landfill Mining presentato davArvedi-Ast per la discarica di vocabolo Valle. Infine, si vuole lanciare una manutenzione programmata e non emergenziale di fiumi, torrenti e reticolo minore con piani pluriennali che prevedano, dove possibile, vasche di laminazione contro il rischio idrogeologico in caso di piena.
Dal punto di vista economico si intende creare una legge per il salario minimo negli appalti pubblici; rafforzare la presenza economica e occupazionale delle Acciaierie speciali Terni (Ast).
Sui trasporti  rendere strutturale l’abbonamento unico regionale per autobus e ferrovie a un prezzo fisso di novanta euro per tutti gli studenti; nuova rete ferroviaria regionale.

Valentina Innocente

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