Silvio Berlusconi, morto a 86 anni, è sempre stato vicino alle tematiche green. Noto per il suo amore per gli animali e per l’ambiente, nell’ultima campagna elettorale per le politiche di settembre 2022 è arrivato a promettere la piantumazione di un milione di nuovi alberi. Ma nel programma elettorale di Forza Italia avevano trovato ampio spazio anche la questione energetica, quella dell’agricoltura e quella del Made in Italy. Di seguito i punti del programma green delineato dal Cavaliere.
L’AMBIENTE, UNA PRIORITA’. Rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici; Definizione ed attuazione del piano strategico nazionale di economia circolare in grado di ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare il livello qualitativo e quantitativo del riciclo dei rifiuti, ridurre i conferimenti in discarica, trasformare il rifiuto in energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti innovativi e sostenibili; Piano straordinario per la tutela e la salvaguardia della qualità delle acque marittime e interne ed efficientamento delle reti idriche per limitare il fenomeno della dispersione delle acque; Programma straordinario di resilienza delle aree a rischio dissesto idrogeologico con interventi mirati; Salvaguardia della biodiversità, anche attraverso l’istituzione di nuove riserve naturali; Promozione dell’educazione ambientale e al rispetto della fauna e della flora; Rimboschimento e piantumazione di alberi sull’intero territorio nazionale, in particolare nelle zone colpite da incendi o calamità naturali; Incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e promuovere e favorire politiche di mobilità urbana sostenibile.
LA SFIDA DELL’AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA. Transizione energetica sostenibile; Aumento della produzione dell’energia rinnovabile; Diversificazione degli approvvigionamenti energetici e realizzazione di un piano per l’autosufficienza energetica; Pieno utilizzo delle risorse nazionali, anche attraverso la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti; Promozione dell’efficientamento energetico; Sostegno alle politiche di price-cap a livello europeo; Ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro.
MADE IN ITALY. Valorizzare la Bellezza dell’Italia nella sua immagine riconosciuta nel mondo; Tutela e promozione del Made in Italy, con riguardo alla tipicità delle eccellenze italiane; Italiani all’estero come ambasciatori dell’Italia e del Made in Italy, promozione delle nostre eccellenze e della nostra cultura attraverso le comunità italiane nel mondo; Costituzione di reti di impresa del comparto turistico , per la promozione e commercializzazione del settore, anche a livello internazionale; Tutela della nautica e delle imprese balneari: 8.000 km di litorale, 300.000 addetti del settore, un patrimonio che va tutelato.
L’AGRICOLTURA: LA NOSTRA STORIA, IL NOSTRO FUTURO. Promozione di una Politica Agricola Comune e di un piano strategico nazionale capaci di rispondere alle esigenze di oggi, per uno sviluppo che coniughi indipendenza e sostenibilità ambientale ed economica; Salvaguardia del comparto agroalimentare, lotta al nutri-score e all’italian sounding; Tutela delle specificità e delle eccellenze agricole italiane e loro promozione sui mercati esteri; Refinanziamento della misura ‘Più impresa’ a favore dei giovani agricoltori e dell’imprenditoria femminile; Innalzamento dei massimali degli aiuti in regime de minimis per le imprese agricole, allineandoli a quanto previsto negli altri settori economici; Promozione di una filiera italiana per l’innovazione in agricoltura; Rafforzamento degli strumenti di garanzia sui finanziamenti a favore delle imprese agricole, dagli allevamenti e della pesca; Potenziamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al lavoro irregolare; Riconoscimento e valorizzazione delle piccole produzioni locali di qualità; Interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica e alla diffusione delle epidemie animali; Interventi per un ‘piano nazionale invasi’ per l’irrigazione agricola.
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E UTILIZZO EFFICIENTE DELLE RISORSE EUROPEE. Pieno utilizzo delle risorse del Pnrr, colmando gli attuali ritardi di attuazione; Accordo con la Commissione europea, così come previsto dai Regolamenti europei, per la revisione del Pnrr in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità; Efficientamento dell’utilizzo dei fondi europei con riferimento all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime; Garantire la piena attuazione delle misure previste per il Sud Italia e le aree svantaggiate; Rendere l’Italia competitiva con gli altri Stati europei attraverso l’ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opèere. Potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo Stretto; Potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estenzione della banda ultralarga in tutta Italia; Difesa delle infrastrutture strategiche nazionali.
RIFORME ISTITUZIONALI, DELLA GIUSTIZIA E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Semplificazione del Codice degli appalti.
ITALIA IN EUROPA. Piano straordinario europeo per lo sviluppo del contonente africano, anche attraverso politiche di cooperazione internazionale finalizzare alla crescita socio-economica e alla stabilità politica.
DIFESA DEL LAVORO, DELL’IMPRESA E DELL’ECONOMIA. Tutela del potere d’acquisto di famiglie, lavoratori e pensionati di fronte alla crisi economica e agli elevati tassi di inflazione; Riduzione Iva sui prodotti energetici; Defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale, anche attraverso detassazione e decontribuzione premi di produzione e buoni energia; Estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro, in particolar modo per i settori del turismo e dell’agricoltura; Bonus edilizi: salvaguardia delle situazioni in essere e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione., alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati.
STATO SOCIALE E SOSTEGNO AI BISOGNOSI. Piano straordinario di riqualificazione delle periferie, anche attraverso il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica.
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