Incidenti ‘anomali’, Fs presenta esposto denuncia. Salvini: “Sabotaggi? Sarebbe gravissimo”

Il Gruppo Fs passa al contrattacco. “Alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette” la società ha deciso di depositare un esposto denuncia “molto dettagliato” presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma. Fs vuole accendere una faro soprattutto sugli orari in cui si sono verificati alcuni problemi, perché “non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete”, il tipo di guasti e la loro frequenza, che “stanno destando più di qualche interrogativo”.

La goccia che fa traboccare il vaso in Piazza della Croce Rossa è il guasto alla linea di Porta Nuova che ha creato disagi e rallentamenti alla circolazione ferroviaria a Verona. Ma è solo l’ultimo caso di un lungo elenco di criticità che, a questo punto, saranno le autorità competenti a stabilire se frutto di una precisa strategia. La vicenda sarà seguita “con estrema attenzione” anche dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che prende atto dell’esposto denuncia di Fs. Secondo Porta Pia si tratta di un fatto “rilevante e molto preoccupante”, dunque il ministero “auspica chiarezza nel più breve tempo possibile”.

Il ministro, Matteo Salvini, poi, interviene in prima persona con una nota: “Sabotaggi? Danni causati volontariamente? Ritardi organizzati? I dubbi e i sospetti di Fs sono stati depositati ufficialmente alle autorità competenti. Auspico risposte inequivocabili e rapide, perché sarebbe gravissimo fare battaglia politica sulla pelle dei lavoratori e dei pendolari”. Il vicepremier ribadisce di seguire “quotidianamente e con la massima attenzione quanto accade sul fronte dei trasporti e sono pronto ad andare a riferire in Parlamento”. Il riferimento finale è alla polemica delle opposizioni, dopo che al question time della Camera hanno visto arrivare il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, per rispondere alle interrogazioni a lui rivolte su ritardi, disagi e disservizi che si sono verificati nelle ultime settimane. Del resto, lo stesso Ciriani, conclusi gli interventi a Montecitorio, anticipa che il responsabile del Mit terrà un’informativa in Parlamento quanto prima. In aula, invece, spiega che i ritardi sono “in linea con quelle degli ultimi anni” e che “il tasso di puntualità è del 74% per le frecce, 82,6% per gli intercity, 88,9% sui treni regionali”, mentre “le ragioni di ritardi sono riferite per circa il 34% all’affidabilità dell’infrastruttura e circa il 25% al materiale rotabile”. Inoltre, l’esponente di FdI riferisce del “governo estremamente dispiaciuto” per le difficoltà, confermando che “sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell’offerta da parte di Rfi, d’intesa con le imprese ferroviarie, gli stakeholder di settore e l’Autorità di regolazione di trasporti”.

Il tema ovviamente resta centrale nel dibattito politico. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, non entra nel merito dell’esposto denuncia di Fs e si limita a far notare che se l’azienda si è mossa in questo modo “avrà avuto dei motivi e anche degli elementi”. Non la pensano così le opposizioni, che invece attaccano. Sceglie l’ironia Carlo Calenda: “Ferrovie presenta un esposto contro Ferrovie per i disservizi provocati da Ferrovie. Bene così”, scrive su X il segretario di Azione. Attacca dritto pure Matteo Renzi, replicando al post social di Salvini con cui chiama in causa proprio il leader di Iv: “Per recuperare i danni del malgoverno della sinistra, abbiamo avviato un piano da 100 miliardi di investimenti per le infrastrutture ferroviarie”, ma “Renzi se la prende con me. Non doveva ritirarsi dalla politica?”. Durissima la risposta: “Sei stato al governo più tempo di me, buffone. Da quando tu fai il Ministro, è un ritardo continuo. Ma perché non ti dimetti come ti stanno chiedendo migliaia di cittadini?”. Non mancano le critiche nemmeno da Avs e M5S, così come la segretaria del Pd, Elly Schlein, punta il dito contro Giorgia Meloni e Salvini: “Stanno bloccando l’Italia, ogni giorno, a causa di ritardi, disservizi e guasti, ci sono milioni di lavoratrici e lavoratori che non riescono a spostarsi”. La maggioranza, invece, fa quadrato attorno al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Da Fratelli d’Italia a FI e Noi Moderati arrivano attestati di stima e solidarietà per l’alleato, accusando la sinistra di “strumentalizzare” la vicenda. Che ora si sposta anche sul piano giudiziario.

Valentina Innocente

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