IL PRIMO MINISTRO DEL REGNO UNITO KEIR STARMER, LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI
Un bilaterale fiume che si chiude con una dichiarazione congiunta sul partenariato strategico tra Italia e Regno Unito. L’incontro a villa Pamphilj, a Roma, tra il primo ministro britannico Keir Starmer e la premier Giorgia Meloni vuole ribadire il legame e il “dialogo costante” tra i due Stati.
Politica estera, difesa e sicurezza, il programma Global Compact Air Program (GCAP) sono tutte materie di interesse comune, hanno per entrambi “valenza strategica“, spiegano alla stampa i due leader. Il contrasto alla migrazione irregolare è al centro dell’incontro, ma si intreccia con molte altre questioni. “Non bisogna avere timore a esplorare soluzioni nuove”, chiosa Meloni, che sul tavolo mette il protocollo Italia-Albania su cui il governo britannico, assicura, “ha molta attenzione”. Lo presenta come un’alternativa al Piano Ruanda, creato un comando d’élite di polizia. I premier però passano anche in rassegna la profondità delle relazioni bilaterali economiche, culturali, scientifiche, nell’ambito dell’innovazione e degli scambi giovanili. Dichiarano l’intenzione di “fare di più in tutti i settori“.
Annunciano investimenti per 574 milioni di euro (485 milioni di sterline) nella difesa del Regno Unito, nella crescita green e nell’innovazione da parte di Leonardo e del gruppo Marcegaglia. Starmer ringrazia la presidente del Consiglio per la sua “forte leadership, in particolare sull’Ucraina“, garantendo che lavorerà “fianco a fianco, per tutto il tempo necessario”.
“Il nostro obiettivo è mettere fine a questa guerra – spiega Meloni -, aiutare l’Ucraina nel cammino verso un futuro di pace, di libertà e di prosperità, chiaramente con il sostegno che è necessario oggi e alla ricostruzione“. Nel 2025 l’Italia ospiterà la Ukraine Recovery Conference, che si è tenuta a Londra nel 2023: “Anche questo è un importante elemento della nostra sinergia“, aggiunge.
Nel confronto, si parla di “grandi opportunità da realizzare insieme“: “L’Italia è già nella top-ten dei partner commerciali e al sesto posto per investimenti esteri diretti, questo sosterrà la crescita reciproca, che è una priorità fondamentale per il mio governo“, chiosa il primo ministro britannico. Si complimenta per la “cornice bellissima”, il “tempo stratosferico”, riconosce la “leadership dell’Italia in Europa, con l’economia, e nel G7” e sembra felice di rivendicare l’inizio di “una nuova era nei rapporti tra Regno Unito e Unione europea“.
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