La sfida di Kim Jong-un: “Non rinunceremo al nucleare”. Legge su attacco preventivo

Nuova escalation nel dossier dell’arsenale nucleare della Corea del Nord: Pyongyang ha approvato una legge in cui si dichiara di essere pronti a effettuare attacchi atomici preventivi, anche di fronte ad attacchi convenzionali. Il testo elimina del tutto la possibilità di colloqui su una denuclearizzazione del Paese, con il leader Kim Jong Un che riafferma lo status ‘irreversibile’ di Stato nucleare della Corea del Nord. “È totalmente fuori questione (per noi) rinunciare alle armi nucleari e non ci può essere denuclearizzazione o negoziazione“, ha annunciato Kim in un discorso al Parlamento nordcoreano dopo l’approvazione della legge.

Il documento consentirà al governo nordcoreano di lanciare un attacco nucleare preventivo “automaticamente” e “immediatamente per distruggere le forze ostili, se una potenza straniera dovesse minacciare Pyongyang. Inoltre, Pyongyang potrà utilizzare armi nucleari “in caso di attacco nucleare o non nucleare da parte di forze ostili contro i dirigenti dello Stato e l’organizzazione del comando delle forze nucleari dello Stato“.

Già a luglio Kim si era detto “pronto a dispiegare” la sua forza di deterrenza nucleare in caso di scontro militare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Secondo gli analisti, questo nuovo testo testimonia la fiducia di Kim Jong Un nelle capacità nucleari e militari del suo Paese, in particolare nei suoi missili balistici intercontinentali che possono colpire gli Stati Uniti. La legge, inoltre, serve a giustificare “pubblicamente l’uso di armi nucleari da parte di Pyongyang”, in particolare in risposta a un attacco non nucleare.

Quest’anno la Corea del Nord ha effettuato una serie record di test sulle armi, incluso il lancio di un missile balistico intercontinentale per la prima volta dal 2017. Funzionari statunitensi e sudcoreani continuano a lanciare l’allarme che il Nord si sta preparando a condurre un altro test nucleare: a fine agosto Stati Uniti e la Corea del Sud hanno condotto una delle più grandi esercitazioni militari congiunte dal 2018 di fronte alla crescente minaccia nucleare del Nord.

(photo credits: Anthony WALLACE / AFP)

Nadia Bisson

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