Con la partecipazione al 17esimo Simposio Cotec riprendono i viaggi internazionali di Sergio Mattarella dopo la pausa estiva. Il presidente della Repubblica oggi, 19 settembre, atterrerà a Las Palmas de Gran Canaria, dove domani, venerdì 20 settembre, al Teatro Pérez Galdós, prenderà parte all’edizione 2024 del summit, assieme al padrone di casa di quest’anno, il Re di Spagna, Felipe VI, e al presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, con cui formano il trio dei presidenti onorari.
Quest’anno il tema scelto è quello della sovranità tecnologica, da declinare in diversi settori strategici, quali l’energia, l’Intelligenza artificiale, la transizione digitale, così come quello della difesa e sicurezza, di cui l’Europa e i suoi Stati membri discutono con forte interesse, ma anche diversità di vedute. Soprattutto in un contesto internazionale e geopolitico caratterizzato dai due conflitti in atto, quello in Ucraina scatenato dalla Russia, e in Medio Oriente con la crisi di Gaza.
Il Vecchio continente da oltre due anni, da quando cioè si è trovato, quasi improvvisamente, a fare i conti con approvvigionamenti di energia e materie prime critiche scarsi o con prezzi di mercato totalmente fuori scala, si è interrogato su come poter arrivare a ottenere una propria indipendenza, soprattutto da Paesi dove, spesso, non vigono le nostre stesse regole economiche e produttive, rendendo impari la competizione. In questo senso, il Simposio Cotec capita nella fase giusta, proprio dopo che l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, ha presentato il rapporto sulla competitività, richiesto dalla Commissione Ue, su cui Ursula von der Leyen vorrebbe poggiare le basi della politica industriale del suo nuovo Collegio.
Un quadro che inevitabilmente comprende anche il tema degli investimenti in ricerca e sviluppo, molte volte indicati come pilastri per costruire innovazione tecnologica e competitività, aprendo le frontiere di un mercato in evoluzione. Magari limitando il più possibile i rischi, economici, sociali e ambientali nelle quattro macroaree di intervento: le catene di approvvigionamento e la sicurezza energetica, la sicurezza fisica e informatica delle infrastrutture critiche, la sicurezza e fuga di tecnologia, la militarizzazione delle dipendenze economiche o coercizione economica.
A Las Palmas i tre presidenti onorari del Cotec, Re Felipe VI, Rebelo de Sousa e Mattarella, avranno anche modo di visitare il Museo Elder della Scienza e della tecnologia, interagendo con gli studenti dei corsi educativi. Al Simposio Cotec sono attesi anche l’alto Rappresentate per la politica estera dell’Ue, Josep Borell, per parlare di difesa e sicurezza, Dario Pagani, Head of Digital and Information Technology di Eni, il managing director Space Business Unit di Leonardo, Massimo Claudio Comparini, e Nicola Rossi, Head of Innovation del gruppo Enel Group, che interverranno per l’Italia in qualità di rappresentanti delle aziende socie di Cotec Italia.
Subito dopo la tappa alle Canarie, l’agenda di Mattarella prevede la visita di Stato in Germania (a Berlino, Bonn e Colonia) dal 26 al 28 settembre, la partecipazione a Ginevra alle celebrazioni per il 70esimo anniversario dalla nascita del Cern e pochi giorni dopo la riunione annuale del Gruppo Arraiolos, composto da diversi capi di Stato europei, che quest’anno si terrà il 10 e 11 ottobre a Cracovia.
In Polonia si parlerà della guerra in Ucraina, essendo anche un territorio di confine, dunque con effetti molto marcati a cui far fronte. L’agenda, ad ogni modo, è ancora in via di definizione, ma non dovrebbero mancare nel dibattito temi centrali come gli accordi transatlantici, anche con uno sguardo in previsione delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti americane a novembre, così come la sicurezza energetica, la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici. Infine, provando a tracciare un primo bilancio di oltre due anni di sostegno a Kiev, la riunione informale proverà anche a immaginare il ruolo che l’Europa potrà recitare nella futura ricostruzione dell’Ucraina.
Infine, c’è attesa per sapere i dettagli di una prossima visita del presidente della Repubblica in Cina, per rafforzare un legame storico con l’Italia, che ricalchi anche lo specchio dei tempi.
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