Mattarella: “Pace è responsabilità collettiva. Preoccupa normalizzazione della forza”

Un nuovo monito arriva dal Colle. Il presidente della Repubblica, nel saluto ai partecipanti della 12esima Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, che si svolge a Roma, ribadisce che “l’attuale scenario geopolitico pone dinanzi a noi sfide sempre più complesse”.

Il capo dello Stato fa riferimento ai dazi, citando “i mutamenti nei rapporti commerciali globali”, ma non dimentica nemmeno le piaghe del nostro secolo come “il cambiamento climatico; le minacce alla democrazia, al multilateralismo e al sistema internazionale basato sulle regole, ma, soprattutto, una preoccupante tendenza a normalizzare il ricorso alla forza come strumento plausibile di soluzione delle controversie tra gli Stati”.

Per Mattarella ne sono la “tragica manifestazione” i “numerosi conflitti armati che affliggono popoli e aree anche a noi vicine, e che pensavamo di avere da tempo riposto negli angoli della nostra memoria collettiva”. Ecco perché ricorda che “a ottanta anni dalla fondazione delle Nazioni Unite, l’aspirazione universale alla pace deve tornare a essere obiettivo urgente e condiviso dell’intera comunità internazionale”. Il presidente della Repubblica, quindi, ribadisce un concetto già espresso in passato: “È una responsabilità collettiva dalla quale non possiamo evadere”.

In questo scenario risaltano le partnership internazionali, come quella tra l’Italia e l’America Latina e i Carabi, che “si fondano sulla condivisione di valori e sul riconoscimento dell’importanza del dialogo multilaterale. I rapporti di solidarietà e cooperazione, estesi a settori sempre nuovi, ne sono la diretta testimonianza”.

Allargando lo sguardo all’Europa “il dialogo tra i due continenti può portare a risultati fondamentali”, anche grazie al fatto che la visione sulla realtà internazionale è comune “da una prospettiva che predilige cooperazione, costruzione della fiducia, crescita condivisa, rispetto del diritto”. Mattarella mette in luce che “tappe come i recenti accordi dell’Unione europea con il Mercosur e il Messico rappresentano scelte lungimiranti per l’affermazione di un ordine internazionale rispettoso di ogni popolo e di ogni Stato”. Per il futuro, poi, il capo dello Stato guarda “con fiducia” anche al prossimo Vertice Ue-Celac, che si svolgerà i 9 e 10 novembre prossimi a Santa Marta, in Colombia: “Costituirà, certamente, un’ulteriore occasione per proporre nuove iniziative a beneficio delle due regioni”.

Valentina Innocente

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