Parte formalmente la roadmap del governo sulle connessioni tra l’Africa e l’Europa per la produzione di energia pulita. Il progetto è al centro del quarto tavolo tecnico di coordinamento sulla sicurezza energetica a Palazzo Chigi, nell’ambito del Piano Mattei.
La priorità sarà quella di favorire lo sviluppo di infrastrutture energetiche (come linee elettriche ad alta tensione e gasdotti per l’idrogeno) che possano collegare le due sponde del Mediterraneo, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il finanziamento della tabella di marcia viene dalla Commissione europea e sarà attuato dalla Banca Mondiale.
A sostegno degli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa e in particolare della sua dimensione energetica, il programma svilupperà una mappatura complessiva delle infrastrutture di interconnessione energetica – esistenti e in fase di progettazione – capaci di sostenere un afflusso di energia pulita dall’Africa all’Europa tramite il territorio nazionale, “assicurando all’Italia un ruolo di snodo strategico fra i due continenti“, fa sapere il governo.
Alla riunione di Palazzo Chigi, presieduta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, partecipano anche rappresentanti della Commissione europea, della Banca Mondiale, dei ministeri che compongono il Tavolo (Esteri, Mef, Mase, dipartimento Politiche europee, Mimit, Mise, Masaf), per allineare tutti i principali soggetti pubblici. L’obiettivo del Tavolo Tecnico, istituito il 20 novembre 2023 assieme al ministero degli Esteri, è quello di assicurare la condivisione delle diverse iniziative legate alla produzione, trasmissione e distribuzione dei flussi energetici in linea con il Piano Mattei, che mira, spiega Palazzo Chigi, a uno “sviluppo condiviso con la sponda Sud del Mediterraneo, assicurando una maggiore sicurezza e diversificazione energetica“.
Nello stesso giorno, a Bruxelles, Germania, Austria e Italia firmano una dichiarazione d’intenti congiunta per sviluppare il SoutH2-Corridor. Un progetto “importante per i nostri Paesi, per l’Europa e per l’Africa”, spiega il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, che parla di “sviluppare il potenziale energetico pulito del continente africano e collegarlo all’Europa” come una “priorità del governo italiano e rientra nello spirito del Piano Mattei che mira a partenariati reciprocamente vantaggiosi con i Paesi africani”.
Proprio dal Mase, questo mese è arrivato il via libera al primo collegamento tra le reti di trasmissione di Europa e Nord Africa, l’interconnessione elettrica ‘Elmed‘ tra Italia e Tunisia, che sarà sviluppata da Terna e Steg. L’elettrodotto, per il quale è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro, sarà lungo circa 220 km, di cui la maggior parte in cavo sottomarino, in corrente continua da 600 MW e 500 kV di tensione, con una profondità massima di circa 800 metri lungo il Canale di Sicilia.
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